“Tempo reale”, la rivincita di Renga

Grande successo per l'ultimo album del cantante, che racconta se stesso "con la testa e con il cuore"

Il mancato re della 64° edizione di Sanremo, Francesco Renga, si prende la rivincita e piazza il suo novo album “Tempo Reale”, uscito l’11 Marzo, subito in vetta alla classifica degli album più venduti. Album che contiene le due canzoni che Renga ha presentato durante il Festival: “A un isolato da te” (scritta da Roberto Casalino) e “Vivendo Adesso” (firmata da Elisa). “Tempo Reale” sarà inoltre un tour prodotto da F&P GROUP che parte con due anteprime a maggio, il 19 a Milano e il 21 a Roma.

Per il cantante sembra esser stato un grande ritorno. Un album che è nato all’insegna della novità: nuovo produttore (Michele Canova), nuova casa discografica (Sony Music) e senz’altro nuovi duetti e nuove collaborazioni. Vi troviamo infatti Alessandra Amoroso, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Kekko Silvestre dei Modà, Fortunato Zampaglione, Roberto Casalino, Ermal Meta e Filippo De Paoli.

Già il titolo è una dichiarazione molto chiara. Il tempo è una cosa cosi astratta dalla realtà, un concetto molto difficile da riuscire a comprendere. Renga infatti crede che il figlio di sette anni ce l’abbia dentro e lo colga moto meglio del padre. Poi la condivisione dei social, una cosa che da una parte affascina e dall’altra spaventa. «Siamo tutti connessi e c’è una democrazia del web che chi ha resi tutti protagonisti, ma finiamo le giornate in solitudine non vivendo il reale che c’è intorno». Francesco Renga in “Tempo Reale” vuole raccontare se stesso “in diretta” senza filtri, meditazioni. L’intento è quello di raccontarsi così com’è, buttandosi a capofitto il quella realtà che lo contiene, bella o brutta che sia. In base alle novità il cantante dichiara: «Ho sempre fatto di testa mia, sono sempre andato ‘là dove mi portava il cuore’, cercando di seguire l’istinto più che la ragione. In questo nuovo lavoro invece, complice la presenza di Canova, ho messo molto la testa, non solo il cuore, ho cercato di capire quello che volevo davvero».

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