22 Nov 2014

Gli stranieri hanno più fiducia degli italiani

Sono l'8% della popolazione e sono mediamente soddisfatti della loro vita, anche se la discriminazione resta forte

Roma, 6-7 Novembre 2014. Il Villaggio Antidiscriminatorio, che si è svolto presso la Sala Conferenze della Città dell’Altra Economia a Testaccio, è stato un momento di confronto aperto con la società civile, con associazioni ed enti che si occupano a più livelli di prevenzione e contrasto della discriminazione. L’obiettivo era di coinvolgere, informare e sensibilizzare scuole, giovani e famiglie sulle tematiche antidiscriminatorie.

Personalmente ho partecipato al dibattito svoltosi il 7 Novembre con il titolo: “Soddisfazione, fiducia e discriminazione tra i cittadini stranieri”, all’interno del quale sono stati presentati i risultati di un modulo commissionato dal Dipartimento Pari Opportunità all’interno dell’indagine su “Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri” condotta dall’Istat. L’indagine è stata condotta tramite interviste dirette su un campione nazionale di circa 9.600 famiglie con almeno un cittadino straniero, residenti in 833 comuni italiani, per un totale di circa 21 mila stranieri intervistati.

I risultati, in breve, ci dicono che:

  • le donne straniere dimostrano una maggiore soddisfazione;
  • l’istruzione e il territorio favoriscono la soddisfazione (a Nord c’è più soddisfazione che al Sud e al Centro);
  • la sfiducia è molto grande (il 27,8 % degli stranieri si fida degli altri, ma solo il 21% degli italiani si fida degli altri);
  • la maggioranza degli stranieri che lavora  (58,6%) è soddisfatta del lavoro;
  • 934 mila stranieri (29,1% della popolazione straniera) ha subito discriminazioni;
  • quasi il 50% degli stranieri ha fatto esperienza del clima ostile da parte di colleghi superiori o clienti;
  • le cause di discriminazione sono dovute all’origine (89,5%) o più concretamente alla scarsa conoscenza della lingua (23%) ed al colore della pelle (14,6%);
  • nell’ambito scolastico sono il 12,6% degli alunni di 6 anni in più che hanno subito discriminazioni dovute alla loro origine;
  • tra le prime cinque nazionalità i più esposti sono i marocchini (13,6%), di meno gli albanesi (7,3%) e i cinesi (7,2%), nonostante tutto il 95,6% degli stranieri non sente l’esigenza di doversi trasferire in altra zona o città.

Durante l’incontro è stato offerto a tutti i partecipanti il “Dossier statistico dell’immigrazione 2014”, dove sono riportati molto più dettagliati sulla vita degli stranieri, che in Italia sono 4.922.085 su una popolazione di 60.782.668, con un’incidenza dell’8,1% (che è sempre più basso dalla media di EU con Germani 12%, Francia 11,1%, UK 11,3).

L’incontro si è concluso con la citazione di un poeta indiano da parte del relatore Ejaz Ahmad (giornalista) che ha ricordato che l’aquila non ha paura di andare controvento, perché il controvento la fa salire ancora più in alto.

C’è ancora tanta strada da fare, però i miglioramenti sono già presenti, con la presa di coscienza anche nel nostro territorio.  

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