CitizenGO
è un movimento nato in Spagna nel 2013 e che si è rapidamente
diffuso in diversi Paesi europei e non. Si definisce «una comunità di cittadini attivi che vuole promuovere la partecipazione politica della società» e che «a partire da una visione cristiana dell’essere umano e dell’ordine sociale», vuole «offrire a tutti i cittadini uno strumento per contribuire al miglioramento della nostra società». Per conoscerlo più da
vicino, abbiamo intervistato Matteo Cattaneo,
referente per CitizenGO in Italia.
Come nasce il
movimento in Italia? E quali obiettivi si propone?
«CitizenGO è un sito internet che
permette a chiunque di creare una propria petizione riguardante
qualsiasi tema o argomento, ma soprattutto che propone proprie
iniziative di raccolta firme a difesa dei valori dell’umanesimo
cristiano. L’idea è stata quella di rendere internazionale
l’esperienza dei nostri “fratelli maggiori” spagnoli di
HazteOir.org, che da quasi 15 anni organizza campagne online e
mobilitazioni di piazza a difesa degli stessi valori. Il nostro
obiettivo, magari ambizioso, è semplicemente quello di rendere il
nostro mondo un posto migliore, più attento ai valori della vita
nascente, della dignità umana, della famiglia naturale e della
libertà religiosa ed educativa».
Una delle vittorie riportate, anche grazie al contributo di
CitizenGO, è stata la proiezione del film “Cristiada”
nelle sale cinematografiche italiane. Perchè è stato importante
impegnarsi a favore di questa causa?
«Il
film Cristiada ha subìto ritardi e vere e proprie censure nella
distribuzione in molti Paesi del mondo. Si tratta di una
testimonianza preziosa della lotta di un popolo per la propria
libertà e la propria fede contro un governo autoritario e
antireligioso. Siamo stati felici di aver contribuito alla proiezione
del film in numerose sale italiane: le aziende del settore
cinematografico, esattamente come era successo in Francia qualche
settimana prima, grazie all’iniziativa di CitizenGO hanno capito
l’interesse che il film avrebbe suscitato in decine di migliaia di
potenziali spettatori e si sono impegnate nella distribuzione della
pellicola».
I cristiani, purtroppo, sono perseguitati anche oggi in diverse parti
del globo. Spesso i media tacciono tali massacri oppure li attenuano.
CitizenGO ha ospitato diverse petizioni a tal riguardo. L’ultima –
“Anche la Nigeria val bene una Messa” – è stata promossa
proprio da te in prima persona. Cosa sta succedendo in Nigeria?
«I
veri e propri massacri su base etnica e religiosa e l’imperversare
delle violenze dei terroristi islamici di Boko Haram, il tutto nel
silenzio se non nell’assenso dei politici locali, sono episodi
allucinanti, soprattutto se si considera il silenzio dei media
occidentali in materia. La nostra petizione
(http://www.citizengo.org/it/15554-nigeria-tambien-vale-una-misa)
vuole chiedere alle Nazioni Unite un intervento concreto per fermare
questa emergenza, ma serve anche a sensibilizzare e ad informare i
nostri iscritti su questo argomento. L’Occidente si è giustamente
fermato a commemorare le 12 vittime dell’attentato a Charlie Hebdo,
ma ha vissuto con indifferenza (negli stessi giorni) i
massacri di Boko Haram (dalle 2000 alle 3000 persone uccise), i
bambini usati come bombe umane e le decine e decine di migliaia di
sfollati».
Si sente molto parlare ultimamente della cosiddetta teoria del
gender, rispetto alla quale spesso si cade in errore e confusione.
Cosa è effettivamente e qual è la posizione di CitizenGO?
«Più che di “teoria del
gender”, parlerei piuttosto di “ideologia gender”, nel
senso che si tratta di una serie di concetti portati avanti senza
basi scientifiche, ma in modo politico e propagandistico (ideologico,
appunto). In poche parole, si tratta della visione secondo cui l’uomo
non è caratterizzato da due “sessi” distinti e assegnati
dalla natura (maschio e femmina), ma da due “generi”
determinati dalla cultura, e di conseguenza fluidi e modificabili a
piacimento. Questa ideologia ha conseguenze enormi sulla concezione
di persona, di famiglia e di affettività. A nostro avviso, il
rispetto dovuto a qualunque essere umano, nessuno escluso (a
prescindere dall’identità o dall’orientamento sessuale o da
qualunque altra cosa), non deve significare la rinuncia a determinati
valori: uomo e donna sono complementari, soprattutto nei riguardi dei
diritti dei figli, e nessun tipo di relazione affettiva può essere
paragonata al rapporto duraturo e aperto alla vita di un uomo e una
donna».
Se tu dovessi parlare a dei giovani che desiderano impiegare tutte le
loro forze e il loro cuore per costruire un mondo più giusto, più
vero, più bello e più umano, cosa diresti?
«Direi di darsi da fare con
fiducia. CitizenGO dimostra che poche persone, motivate e
determinate, possono dar voce a un gran numero di cittadini
insoddisfatti di quanto accade, con grandi conseguenze positive e
concrete per la nostra società. Come dico sempre, la differenza tra
un qualunque cittadino impegnato e un utente di CitizenGO (che
partecipa alle nostre campagne e che magari ne crea di sue) e che il
primo dice di voler cambiare il mondo (chi non lo dice?), mentre il
secondo lo fa davvero, o almeno ci prova con piccoli grandi gesti
quotidiani».