Alzi la mano chi, andando a visitare Vienna, non è rimasto incantato davanti ai capolavori di Klimt.
Il fascino della pittura dorata, piena di linee curve, fiori, vita, tipico del gusto appartenente al periodo della secessione viennese ci rappresenta, manda in estasi la vista: se poi alla visita si accompagna un sottofondo musicale di tutto rispetto, come la tradizione viennese sa eseguire, allora il fascino dell’arte e della musica rapiscono il cuore e ci fanno volare tra colori e note.
In questa atmosfera esperienziale, quasi onirica, si inserisce l’opera di Inge Prader, una fotografa austriaca che ha scelto proprio le opere di Klimt e la musica del “Life Ball” – noto evento di beneficenza che si svolge a Vienna dal 1992, e che ospita concerti di numerosi gruppi musicali, dal pop all’operetta, con numerosi ospiti internazionali – come cornice per creare dei “tableau vivant”, ovvero delle fotografie di persone messe nella stessa posa dei famosi quadri klimtiani, per celebrare la vita che emerge forte dalle difficoltà.
Il confine tra sogno e realtà, tra mitologia, dettagli floreali e inni alla vita e al cambiamento dell’uomo (in particolare basti pensare alla bellezza del quadro di Klimt “le tre età della donna”) diventa tangibile ed i personaggi che fino ad ora avevano popolato il nostro immaginario in base ai tratti del pennello di Klimt si fanno carne, pronti per essere assaporati con maggiore profondità dalla vista.
Un tripudio di colori e sensazioni che, condiviso attraverso fotografie che girano sui social media, ci aiutano ad apprezzare ancora di più il genio di Klimt e a farci appassionare all’arte, in tutte le sue forme.