Notizie che non lo erano, meglio conosciute come “bufale”. Per Tullio De Mauro il termine deriva dal dialetto romanesco, dove per “arifilà na bufola” si intendeva “truffare qualcuno cedendo ad alto prezzo qualcosa di scarso valore”. Il povero animale è da sempre rappresentato come “rozzo”, “ottuso” e, secondo le più antiche tradizioni venatorie, gli uomini si travestivano proprio da bufali per mimetizzarsi nella boscaglia durante le battute di caccia. Nascondersi, mascherarsi, ma anche scherzare: ha origini cinquecentesche la “bufalata”, un palio festoso tipico di molte città italiane. Piero Bartezzaghi, famoso enigmista, è andato oltre: bufala è l’anagramma di “fabula”, che in latino, tra i tanti significati ha anche quelli di “chiacchiera” e “diceria”. Ci avevate mai pensato? Frottole raccontate e scritte, che ogni giorno ingannano milioni di lettori. Abbiamo raccolto le cinque che hanno riscosso più successo nel 2015.
1. Una scoperta da perdere la testa
Italia primatista nel mondo della scienza. È già capitato, ma stavolta è tutto finto. Il neurochirurgo torinese Sergio Canavero a febbraio promise di saper trapiantare la testa da una persona ad un’altra. Tanti i paragoni letterari con Frankestein di Mary Shelley: un chirurgo visionario e geniale ridà vita ad un cadavere con un’operazione che rivoluziona secoli di scoperte scientifiche. Purtroppo, o per fortuna, la storia rimarrà solo sui libri, trattasi di fantascienza.
2. Mangia che ti passa
La cioccolata fa dimagrire. Johannes Bohannon, dell’Istituto di dietetica e salute di Mainz, pubblica ad aprile sulla rivista International Archives of Medicine la notizia dell’anno: aggiungendo alla dieta quotidiana 42 grammi di cioccolato nero all’81 per cento di cacao, si registra una perdita di peso superiore del 10 per cento rispetto alla classica dieta che bandisce il cioccolato. La scoperta fa il giro del web, ma in realtà è una bufala. Ad ammetterlo è lo stesso autore dell’articolo scientifico, che riesce nel suo esperimento: dimostrare come si sarebbe potuta diffondere una bufala scientifica e come fosse facile renderla credibile per milioni di lettori.
3. Moby Dick in laguna
Allarme a Venezia: a maggio c’è una balena che si diletta tra il ponte dei sospiri e piazza San Marco. Il fake dell’anno è made in Italy e ritrae l’enorme mammifero proprio nel Canal Grande. Ci credono in molti, ma photoshop fa ancora una volta miracoli: merito di Robert Jahns, fotografo americano noto per i suoi “scatti surreali”.
4. L’immigrazione ai tempi dei social network
Dal Senegal alla Spagna, con la speranza di un futuro migliore. Abdou Diouf ha raccontato su Instagram il suo viaggio della speranza per raggiungere le coste iberiche, tappa dopo tappa, con migliaia di persone a seguirlo e a incoraggiarlo in un’avventura dal sapore di libertà. I suoi selfie nell’ultima estate sono diventati celebri, ma alla fine ecco la scoperta: Diouf è un cittadino spagnolo di nome Hagi Toure ed è stato il testimonial di una campagna di marketing messa in atto da un festival di fotografia.
5. Facebook benefattore
Le festività natalizie rendono tutti più buoni, ancor di più la nascita di un figlio. L’ultima grande bufala in ordine di tempo porta il nome di Mark Zuckerberg, cofondatore di Facebook. L’imprenditore è diventato padre della piccola Maxima e secondo i più avrebbe donato il 10% delle proprie azioni del famoso social network a 1000 utenti “fortunati”. Il tutto corredato da un post che invitata a condividere la notizia per vincere circa 4,5 milioni di dollari a testa. Secondo l’appello, a mezzanotte Facebook avrebbe cercato poi nei post del giorno assegnando il premio e ringraziando ciascuno “per aver reso Facebook uno strumento utile di collegamento”. Tutto falso e smascherato.