Quei tre, quattro elementi che fanno di “Sofia” il tormentone estivo

In attesa dell'album "Eterno agosto", che uscirà a luglio, il successo di Alvaro Soler era scontato.

È trascorso solo un anno da quando un giovane ragazzo spagnolo di
venticinque anni è riuscito a fare di una sua canzone un grade
tormentone estivo, sbancando nelle radio e nella vendita dei singoli.
Era l’estate del 2015 quando Alvaro Soler, un energico cantate
ispanico, con il suo singolo “El mismo sol”, aveva venduto
solamente in Italia 200.000 copie. Grazie a questo successo gli sono stati attribuiti quattro
dischi di platino.

Quest’anno è tornato alla carica con un nuovo
tormentone estivo
, “Sofia”. La canzone si apre
con una chitarra acustica in levare e con un fischiettio, poi entrano
la cassa e la voce di Alvar; dopo una prima strofa che dura circa 15
secondi si passa subito al ponte che porta al ritornello, anticipato
da una scala discendente di fisarmonica. La struttura si ripete tale
e quale nella seconda parte della canzone, con la sola differenza di
uno special nel quale ritorna il fischiettio iniziale, che viene
seguito da un altro ritornello.

Nonostante “Sofia” tratti di un
amore perduto
e non parli di estate, di amori da spiaggia o di falò,
ha comunque tutte le caratteristiche di un tormentone estivo: cassa
in quattro, melodia ballabile, ritornello radiofonico e orecchiabile,
da festa a bordo-piscina. “Sofia” è stata scritta e
prodotta a Los Angeles, dove Alvaro Soler ha collaborato con RedOne,
produttore già al servizio di Lady Gaga, Nicole Scherzinger e
Jennifer Lopez. La canzone anticipa la riedizione dell’album “Eterno
agosto”, che uscirà a luglio.

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