Quando una preghiera sfida la movida

A Roma, nella chiesa di Santa Barbara dei Librai (a due passi da Campo de' Fiori), porte aperte un sabato sera al mese. È la strada tracciata da Papa Francesco per accogliere i giovani e animare la comunità

Una Chiesa che esce fuori e va incontro al mondo. La vuole così Papa Francesco e non si stancherà mai di ripeterlo. Tra tante iniziative in questa direzione ce n’è una, proprio a Roma, che è salita alla ribalta della cronaca in queste ore: nella chiesa di Santa Barbara dei Librai, a pochi passi da Campo de’ Fiori, storica zona del divertimento capitolino, si è svolta sabato sera la notte della preghiera. È successo, come raccontato dal quotidiano Leggo, grazie a dei coraggiosi sacerdoti che hanno sfidato il freddo e la diffidenza di molti scendendo in piazza e invitando le persone ad entrare in chiesa. «Accogliamo la gente in strada e domandiamo se vuole pregare insieme a noi – hanno spiegato sorridenti – lo facciamo un sabato al mese ed è semplicemente un servizio».

E sono in molti a provare un’esperienza del tutto nuova, giovani e meno giovani, turisti e romani, credenti e non credenti. Un evento che ha animato la comunità senza distinzioni, in un ambiente a detta di molti davvero suggestivo. In Chiesa c’è stata un’aria festosa, hanno raccontato i presenti, tra confessioni, canti, momenti di raccoglimento e di condivisione. La luce delle candele ha illuminato un luogo poco conosciuto anche per gli abitanti della città eterna (nonostante sia in pieno centro), ma di notevole bellezza artistica, consacrata nel 1306; al suo interno ospita, tra le tante opere, il trittico di Leonardo da Roma raffigurante la Madonna con Gesù bambino, San Giovanni Battista e l’arcangelo Michele, datata 1450. 

La notizia si è diffusa in poche ore anche sui social, suscitando l’apprezzamento di molti. Del resto a fine maggio, durante la celebrazione per il giubileo dei diaconi, Papa Francesco era stato molto chiaro: «A me fa male al cuore quando vedo un orario nelle parrocchie: ‘Dalla tal ora alla tal ora’. E poi? Non c’è porta aperta, non c’è prete, non c’è diacono, non c’è laico che riceva la gente…». Una Chiesa in servizio sempre, mai schiava dell’agenda e degli impegni. In fondo è una missione pastorale in piena linea con la misericordia predicata durante l’anno Santo: “Chi serve è disponibile al non programmato – dichiarò il Pontefice – sa aprire le porte del suo tempo e dei suoi spazi a chi gli sta vicino e anche a chi bussa fuori orario…”. Forse chi ha aperto le porte di Santa Barbara si è ispirato proprio all’appello del Pontefice, ricordando al mondo che toccando le corde giuste i giovani non sono insensibili alla fede. Esperimento riuscito: da oggi c’è un’altra movida a Roma ed è quella della chiesa.

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