Tra i relatori maggiormente attesi al Congresso “Giovani e Scelte di vita. Prospettive educative”, c’era il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
Dopo aver dedicato una parte introduttiva ai principali materiali e documenti raccolti dalla Chiesa in vista del Sinodo, il Cardinale ha rivolto la sua attenzione al mondo giovanile, concentrandosi sul tema delle scelte di vita e delle prospettive educative.
Sin da subito ha tenuto sottolineare l’importanza dello scegliere, inteso non solo come atto personale, ma anche come azione volta a portare frutti, “fuoco” dentro l’anima del giovane. Da qui la necessità di «riconoscere il primato dell’essere amati e scelti, passando dal cartesiano cogito ergo sum (penso dunque sono) al cristiano cogitor ergo sum (esisto perché sono desiderato, voluto e creato). E questa rimane la verità fondamentale dell’esistenza da cui anche i giovani devono partire».
Dal punto di vista delle prospettive educative, invece, accanto al tema del discernimento – ha spiegato il Cardinale- c’è quello dell’accompagnamento: gli adulti hanno il difficile compito di affiancare i giovani nella formazione della loro identità e nel passaggio alla vita adulta. «Abbiamo una necessità epocale di adulti di qualità, che sembra essere una merce rara in questi tempi. I giovani oggi sono molto esigenti nei confronti della Chiesa […] e il Sinodo dei Giovani nasce, per questo, come occasione di ripensamento», ha dichiarato Sua Eminenza.
I tempi sono decisamente cambiati e le realtà che ci circondano sono molteplici e complesse. La Chiesa deve, quindi, rinnovarsi, se intende avvicinare e parlare con i giovani. «La pastorale attuale non è sufficiente e i giovani desiderano una Chiesa più vicina e presente. Noi dobbiamo lavorare con i giovani e correre al loro fianco».
Al termine del suo intervento, il Cardinale Baldisseri si è esibito al pianoforte con due brani, condividendo, così, con i partecipanti al Congresso una delle sue passioni più grandi: la musica.