I dati Istat sottolineano come cresca il numero delle coppie che si separano (il dato è cresciuto soprattutto nel 2015).
Ma se da un lato i divorzi sono aumentati, dall’altra assistiamo a un aumento dei matrimoni, anche se gli Stati Unitici battono: i matrimoni sono in continua crescita e certamente più duraturi. Sorge allora una domanda: come mai in Italia il numero delle coppie che rimangono unite è minore?
Un fatto che favorisce l’aumento dei divorzi è l’introduzione del così detto “divorzio breve”, che ha semplificato la procedura per mettere fine ai matrimoni, che mediamente hanno una durata di 17 anni in Italia.
Ma se ci soffermassimo sul perchè di queste separazioni, molti matrimoni eviterebbero di fallire o meglio ancora di cominciare.
In un mondo ormai confuso, creare legami stabili, sopratutto se si parla di nuclei familiari, è sempre più difficile. La maggior parte delle cause di conflitto – a parte numerosi problemi futili che si ripresentano puntualmente e non si riescono a superare – sono riconducibili a tradimenti, a problemi di tipo finanziario, oppure legati alla mancanza di stima nei confronti del partner.
Motivi quindi di tensione, che spesso portano a un disagio che ricade poi anche sui figli.
I bambini spesso solo quelli che soffrono di più, perchè i problemi legati alla separazione sono quelli che incidono di più sul carattere e sulla personalità nel momento della crescita.
Dopo una separazione o un divorzio, i figli mostrano svogliatezza e difficoltà a rapportarsi con gli altri, oltre a stati emozionali negativi tra cui rabbia e tristezza. I figli reagiscono in modi differenti alla separazione dei genitori, ma l’età riveste un ruolo fondamentale, poichè in ogni fase di sviluppo i problemi vengono vissuti ed elaborati in maniera diversa.
Sopratutto nella fase adolescenziale i figli risentono dei problemi più gravi, tra cui mancanza di autostima e depressione, ma quello che più fa male non è tanto la separazione in sè e per sè, quanto la conflittualità tra i genitori.
Se quindi la separazione o il divorzio sono inevitabili e in qualche caso anche giusti, ci sono dei comportamenti che i genitori devono adottare nei confronti dei propri figli per farli soffrire il meno possibile, e farli sentire rassicurati.
Oltra ad essere quindi un dovere morale, è un consiglio degli psicologhi stessi, quello di essere sempre onesti, di informare, di tenere sempre al corrente di tutto i propri figli, di rispondere alle loro domande in modo onesto e sincero, senza mai farli sentire esclusi.
Un altro dovere morale è quello di non assentarsi per troppo tempo dalla loro vita, ma essere sempre presenti.