Nell’era digitale in cui viviamo, i social media sono diventati un mezzo fondamentale per la comunicazione istituzionale. Oggi abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Tommaso Sardelli, docente universitario esperto di fotografia e comunicazione visiva, che si occupa anche della gestione dei social media all’interno della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana.
Quali sono i principali canali di comunicazione della facoltà?
«Abbiamo il sito Web come principale canale di comunicazione istituzionale, per le attività della facoltà, ma anche per la proposta formativa rivolta agli studenti e ai futuri studenti. Il sito web inoltre, online da oltre 15 anni, rappresenta una sorta di archivio, poichè conserva la memoria della vitalità della facoltà rispetto alle proposte formative, proposte culturali, eventi organizzati, incontri con ospiti e attività fatte dagli studenti. Il sito Web è il canale di comunicazione al momento più completo e il più longevo».
E per quanto riguarda i social?
«C’è un profilo Twitter, operativo dal 2015, che si propone come profilo ufficiale della Facoltà. Conta più di 2000 follower, principalmente account di tipo istituzionale tra cui: altre università e realtà ecclesiali interessate a tematiche come la comunicazione e la chiesa. Su questo canale Twitter, infatti, cerchiamo di promuovere non solo gli eventi della facoltà, ma anche argomenti che trattano la comunicazione, lo studio della comunicazione in facoltà e la comunicazione nella chiesa. Il canale più recente è la pagina Facebook della facoltà, creata nell’ ottobre del 2022, che ha come pubblico gli ex allievi della facoltà e il mondo della comunicazione della chiesa».
Quali sono i futuri obiettivi della comunicazione in facoltà?
«Un obiettivo è quello di continuare a creare consapevolezza della presenza della facoltà nella proposta universitaria: farsi conoscere per ciò che si è e ciò che si fa. Ovviamente ci sono obiettivi specifici per ogni canale di comunicazione, ad esempio il profilo facebook ha come scopo quello di rimanere in relazione con gli ex allievi, cosa che altri canali non hanno; su Twitter invece, lo scopo è quello di testimoniare la presenza della nostra istituzione in relazione altre istituzioni: universitarie, ecclesiali e del mondo della comunicazione».
In tutto questo gli studenti hanno un ruolo?
«Gli studenti hanno un ruolo nel collaborare a creare delle buone prassi nella produzione di contenuti, tra cui contenuti visivi oltre che testuali, come foto e video; spesso durante gli eventi viene chiesto loro di documentare attraverso fotografie, brevi riprese o testi che possano riportare la loro esperienza rispetto a quell’evento; in questo modo possono contribuire e aiutare la comunicazione della facoltà sui media digitali».
Come gestite le interazioni con il pubblico sui social media, in particolare quelle relative a domande, commenti e feedback?
«Quando ci sono interazioni, cerchiamo di rispondere con tempestività, con precisione nelle informazioni e con cortesia. Nel momento in cui viene posta una domanda o un commento, si cerca di rispondere nel minor tempo possibile con esaustività e con un tono informale. Ai commenti della comunità degli ex allievi che ci contattano sui social media e che spesso lasciano il proprio parere riguardo a momenti, ricordi piacevoli, saluti, rispondiamo con affetto e cordialità; che è esattamente come ci sentiamo nella vita offline».