10 Set 2023

“Memory”. Quando il limite della memoria permette di ricordare

Il regista Michel Franco con Memory sceglie di trattare la fragilità con estrema delicatezza e rispetto

Sylvia (interpretata da Jessica Chastain) ha una vita semplice e organizzata, divisa tra la cura della figlia, l’assistenza ai malati, e le sedute nell’Associazione degli Alcolisti Anonimi. La protagonista, inoltre, convive con un trauma passato, un abuso sessuale, di cui solo alla fine si scopre il colpevole che non vuole ricordare. La sua vita, fin da bambina, è stata piena di bugie che la madre ha utilizzato per plagiarla. L’equilibrio della donna viene spezzato quando Saul (Peter Sarsgaard) la segue verso casa dopo una riunione tra ex compagni di scuola: l’incontro inaspettato sconvolgerà entrambi, perché apriranno la porta al passato e alle difficoltà del presente.

 

Nel film il filo conduttore è il titolo stesso, la memoria, che il regista Michel Franco descrive in modi differenti. La scelta di parlare di un argomento così delicato in tutte le sue sfaccettature deriva da una paura recondita, la perdita della memoria, che è proprio quello che succede a Saul, che vorrebbe recuperarla, ma la sua demenza senile glielo impedisce L’altra tematica principale è invece l’opposto, ovvero la memoria persistente nel nostro inconscio, che non ci fa dimenticare nulla, anzi sfrutta tutte le occasioni per farlo rivivere nel presente facendo rivivere il trauma, ed è ciò che vive la protagonista.

 

Volevo girare un film sulle persone che, per un qualsiasi motivo, si perdono nelle maglie della società. La loro incapacità, o riluttanza, a conformarsi alle aspettative è spesso radicata in fatti che esistono soltanto nei loro ricordi. A volte però è la marginalizzazione stessa a offrire una via di fuga dalle ombre del passato, una possibilità di costruire una vita nel presente. Memory si chiede se sia davvero possibile fuggire da tali ombre”, sono le parole del regista.

 

Il regista messicano, già altre volte presente alla Mostra del cinema di Venezia,  sviluppa la storia dei personaggi in modo semplice ma ricco di rispetto e delicatezza, toccando temi estremamente forti e riuscendo a collegarli fra loro senza disturbare lo spettatore, persino quando la verità verrà fuori e la memoria sarà aiutata da tutti a riemergere nel suo aspetto più doloroso.

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