Acqua potabile con il calore del sole. Il progetto di Carlsberg Italia

In linea con gli obiettivi 2030 di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, Carlsberg Italia presenta il progetto per tutelare le risorse idriche, favorendo anche l'occupazione femminile nelle comunità locali in India.

La finalità del Gruppo Carlsberg è creare acqua potabile pulita per una città di 4,7 milioni di abitanti nel Sundarbans, nel Bengala occidentale, a circa 120 km dal birrificio Carlsberg di Calcutta. Questa città si trova in un punto critico ed è stata duramente colpita dai cambiamenti climatici e dalla scarsità d’acqua. La situazione è stata aggravata nel 2020 da COVID-19 e il ciclone Amphan. Si tratta di una zona circondata da acqua salata, che subisce le conseguenze immediate dell’innalzamento del livello del mare.
La Vice Presidente di Carlsberg India, Rishi Chawla, ha dichiarato: “L’India sta già vivendo la crisi idrica globale. Questa collaborazione ha un enorme potenziale sia nel creare una soluzione sostenibile alla crisi sia nel fornire allo stesso tempo l’opportunità di coinvolgere le donne della comunità locale per guidare e gestire la distribuzione di questa preziosa risorsa”.

L’azienda fondata nel 1847 da Jacob Christian Jacobsen e diventata oggi una dei principali gruppi di birrifici al mondo, ha avuto l’idea di stabilire un impianto ambientale a base di pannelli solari. Un’iniziativa solidale in partnership con Desolenator, la prima tecnologia di purificazione sostenibile dell’acqua alimentata al 100% dai fotoni del sole.
Questo progetto forma parte del programma Together Towards Zero che Carlsberg ha elaborato e si collega all’obiettivo internazionale che mira a garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie, ottenendo entro il 2030 l’accesso universale ed equo all’acqua potabile che sia sicura ed economica per tutti. L’impresa sostanzialmente ha l’intenzione di eliminare gli sprechi idrici nei suoi stabilimenti entro il 2030 e di tutelare le risorse idriche collettive nelle aree ad alto rischio.

Utilizzando la potenza del sole, il progetto di desalinizzazione sostenibile farà 20.000 litri di acqua potabile pulita al giorno. Inoltre il modello di distribuzione dell’acqua guidato dalla comunità offrirà lavoro alle donne imprenditrici, un sostegno occupazionale e imprenditoriale sul territorio, ovvero creerà occupazione per microimprenditrici femminili, responsabilizzando le persone e le famiglie all’interno della comunità.
Il tutto è progettato anche in collaborazione con la ricerca di livello mondiale dell’Università di Strathclyde e WaterAid, un’organizzazione no profit nata nel 1981, presente in oltre 30 paesi, che ha come scopi principali: rendere l’acqua pulita, dare servizi igienici affidabili e una buona igiene normale per tutti.

Afferma la Carlsberg che circa il 70% della superficie mondiale è coperta d’acqua, solo l’1% è acqua potabile fresca accessibile. Certamente l’acqua è un diritto umano fondamentale, ma ci sono ancora 785 milioni di persone che non hanno acqua pulita, come corrobora il Rapporto 2019 sul programma di monitoraggio congiunto (JMP) OMS/UNICEF. Per ultimo, secondo i dati della WaterAid, la diarrea provocata dal bere acqua sporca e i servizi igienici scadenti uccide quasi 800 bambini al giorno.

 

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