Cambiare le regole del gioco: Federica Gasbarro e i giovani nella lotta al cambiamento climatico

La crisi climatica è una minaccia per il nostro pianeta e non abbiamo più la possibilità di temporeggiare. La giovane attivista romana, ospite all'Università Pontificia Salesiana di Roma ci propone alternative ecologicamente sostenibili

A margine dell’incontro Laudato Si’ organizzato il 22 novembre 2021 dall’Università Pontificia Salesiana, Federica Gasbarro, Dottoressa in Scienze biologiche e delegata italiana allo Youth4Climate, ha invitato i giovani della comunità accademica a prendere consapevolezza di ciò che sta accadendo intorno a noi, per poter agire e «rendere più leggero lo “zainetto” di carbonio che portiamo sulle spalle». 

 

Il clima è una nostra responsabilità

Le emissioni di gas clima alteranti, lo scioglimento dei ghiacciai, le alluvioni e gli incendi che devastano intere foreste e specie animali, sono solamente alcuni dei fenomeni di cui si sente parlare in merito della crisi climatica e che stanno distruggendo la nostra Terra. Le conseguenze di queste problematiche diventeranno sempre più evidenti e per questo è necessario attivare ora un campanello d’allarme nella mente di tutti. 

«È chiaro da decenni che il clima stia cambiando, e il ruolo dell’influenza umana sul sistema climatico è indiscusso» avverte Valerie Masson-Delmotte, co-presidente delI’Intergovernamental Panel on Climate Change (IPCC), il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, all’interno del VI Rapporto (AR6) pubblicato ad agosto 2021. Parole che non lasciano spazio all’immaginazione, siamo noi stessi e il modo in cui agiamo a determinare quello che sarà il nostro futuro. Ognuno di noi ha la responsabilità di mantenere il nostro pianeta in equilibrio. 

Per agire in un progetto di portata globale è necessario che la gente sia informata e indirizzata affinché anche un piccolo gesto possa cambiare positivamente le sorti del nostro futuro. A tal proposito è stato cruciale il ruolo che i social media hanno avuto nella diffusione delle informazioni e nel coinvolgimento dei giovani in particolare. Sappiamo quanto l’informazione mediata dai social sia una lama a doppio taglio nella quale si riflettono tante opportunità ma altrettanti pericoli di disinformazione. Quel che è certo è che il tema del Climate Change, grazie ai social media, ha raggiunto le nuove generazioni, informandole e attivandole di fronte all’urgenza di salvare il loro futuro. 

La lotta dei giovani contro la crisi climatica

Si potrebbe affermare che questa ondata di notizie e di chiamate per attivare la coscienza dei giovani (e non solo) sia iniziata proprio grazie a una giovanissima Greta Thunberg, che il 20 agosto 2018 ha postato sul suo profilo Instagram un post che la ritrae di fronte al Parlamento di Stoccolma con un cartello con su scritto “sciopero per il clima”. A soli 15 anni, con la sua tenacia ed un profondo senso di responsabilità verso il mondo che ci ospita, ha ufficialmente dato il via a un movimento di lotta per l’ambiente di portata mondiale. 

 
 
 
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A partire da quella giornata sono iniziati i Climate strike (scioperi per il clima) con lo scopo di sottoporre all’attenzione delle istituzioni politiche la necessità di agire prontamente contro i cambiamenti climatici, lanciando così l’iniziativa Fridays for Future che ha visto rapidamente l’adesione di oltre 7 milioni di giovani in tutto il mondo, ispirando la creazione di altri movimenti con lo stesso spirito ambientalista. 

L’impatto di questi movimenti giovanili è stato talmente forte da portare alla formazione dello Youth4Climate che raccoglie quasi 400 giovani leader provenienti da 186 paesi per poter arrivare a discutere delle tematiche ambientali direttamente con i capi di stato in occasione di eventi dedicati come la Conference of the Parties (COP), ossia la riunione annuale nella quale si riuniscono i paesi che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. 

In occasione della Cop26 tenutasi a Glasgow a novembre 2021, per la prima volta nella storia i delegati dello Youth4Climate hanno avuto la possibilità di intervenire e partecipare in via ufficiale ai negoziati delle Nazioni Unite per il clima.

Tra i giovani delegati, a rappresentare l’Italia alle Nazioni Unite era presente Federica Gasbarro, 27 anni, Dottoressa in Scienze biologiche e autrice di tre libri. Da anni si occupa sui social di divulgazione scientifica, utilizzando i suoi canali come se fosse una Green influencer proponendo ai suoi seguaci scelte sostenibili e informandoli sulle varie novità in tema ambientale in maniera molto chiara.

Federica ha raccontato la sua esperienza a Glasgow in occasione dell’incontro della comunità accademica Laudato Si’ dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, quando l’Università ha aderito ufficialmente alla piattaforma di iniziative Laudato Si’ per promuovere i valori dell’ecologia integrale secondo la volontà di Papa Francesco. Dopo aver sintetizzato quelli che sono state le conclusioni deludenti ottenute dalla Cop26, Federica Gasbarro ha sottolineato l’importanza del contributo di ciascuno di noi, quel contributo che davvero fa la differenza.

 

 

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