Ambientato nell’ottobre 1940 in piena seconda guerra mondiale, il film narra la storia di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina. Una notte si trova costretto ad affondare a colpi di cannone un mercantile belga, il Kabalo, che aveva appena aperto fuoco contro di loro. In quel preciso istante Todaro prende la decisione di salvare i 26 naufraghi belgi, per farli poi sbarcare al sicuro nel porto più vicino. Una decisione, che oltre ad essere contestata dai suoi superiori, mette a repentaglio la stessa vita dell’equipaggio italiano; costretto a navigare per giorni in superficie, rendendosi visibile dalle forze nemiche.
“Abbattere il ferro ma salvare l’uomo”, il motto di Salvatore Todaro. Un eroe di guerra, che affondava le navi nemiche compiendo fino in fondo il suo dovere, ma allo stesso tempo salvava gli equipaggi, ricordandosi che anch’essi sono esseri umani. Interpretato da Pierfrancesco Favino, il comandante rispetta in pieno le leggi del mare, dove il primo istinto è sempre quello di riportare sulla terra ferma un naufrago in difficoltà. Un personaggio nel quale Favino si è immedesimato totalmente, arrivando a esporsi pubblicamente riguardo ad una caratteristica del comandante che lo stesso attore sente sua: l’italianità: “io penso che venga rappresentata nella capacità di aiutare gli altri, a partire dal salvare gli uomini in mare”.
Edoardo De Angelis, ha avuto l’onore di essere il regista del film d’apertura della Biennale di Venezia 2023. “Comandante è un film che parla di forza, e Salvatore Todaro ne incarna la sua forma sublime: combattere il nemico senza dimenticare mai la sua natura di essere umano. Pronto a sconfiggerlo ma anche a prestargli soccorso per salvarne la vita come prescritto dalla legge del mare. Perché così si è sempre fatto e sempre si farà”, ha commentato il regista. De Angelis si era ispirato alla storia di Salvatore Todaro in seguito ad un discorso celebrativo nell’anniversario della Guardia Costiera nel 2018. La figura del defunto comandante era stata ricordata in riferimento all’attuale situazione critica che vi era dei migranti nel Mediterraneo, facendo rievocare le sue eroiche gesta.
Il chiaro intento del film è quello prendere un episodio passato, per raffrontarne le analogie con il presente e lanciare un messaggio di solidarietà allo spettatore. La necessità di far prevalere l’umanità in un contesto di morte, dove salvare la propria pelle era considerata la prima necessità, vuol far passare l’idea di un mondo unito e pronto ad aiutare il prossimo. Il film, infine, uscirà in tutte le sale cinematografiche italiane l’1 novembre.