Dal momento che, almeno dalla mia piccola esperienza, sembrerebbe che i miei coetanei (almeno tra i 18 e i 25 anni) e gli utenti un po’ più grandi (di una trentina d’anni) sappiano difendersi piuttosto bene dalle fake news del web, vorrei rivolgermi agli utenti di età compresa fra i 40 e i 60 anni, che ritengo abbiano più difficoltà a riconoscerle. A loro rivolgo i miei tre consigli:
1. Verificare le fonti, le date ed i luoghi: non tutti i siti che diffondono notizie sono affidabili. Cercate di privilegiare siti che appartengono ad una testata giornalistica professionale (Repubblica.it, Corriere.it et similia) o ad un’agenzia (ANSA.it). Anche se le testate giornalistiche tendono ad avere una propria linea di pensiero sulle questioni di attualità, avranno comunque molta più capacità di fornire notizie rispetto a chi scrive da un blog personale – che propone commenti più che notizie – o da un sito non riconosciuto come testata. Un giornale serio metterà a vostra disposizione i dati spazio temporali per comprendere almeno il fatto reale su cui viene scritto l’articolo, i siti di bufale, invece, in genere non mettono la data e non dicono esattamente il luogo in cui sarebbe avvenuto: in questo modo le bufale possono girare per molto più tempo.
2. Guardare CHI cerca di trasmettere la notizia: utenti che hanno uno schieramento molto radicato, seppur affine al vostro, spesso si servono di notizie false condividendole sul loro profilo personale, per cercare di avvalorare le proprie tesi. Insomma, non fidatevi di chi si infervora troppo su una causa, basandosi su dei fatti di cronaca, perché con molta probabilità sono dati manipolati o non veritieri.
3. Attenzione al linguaggio: Sebbene parole come “shock”, “scandalo”, “complotto” siano usate anche nel giornalismo di qualità, diffidate delle notizie che tentano di scuotere la psiche e di sollevare reazioni eccessivamente emotive. È vero che i fatti scandalosi possono accadere, ma bisogna capire l’uso che ne fa il sito attraverso il linguaggio. Sollevare odio ed indignazione è uno degli scopi di chi crea fake news, per aumentare i click al proprio sito o per avere qualche voto in più ad un’elezione: non cadiate vittime di questo meccanismo.