17 Gen 2018

DIFENDERSI DALLE BUFALE/3 E se giocassimo di più a calcetto?

Invece di perdere tempo con informazioni inutili, meglio giocare con gli amici: così si impara a conoscere davvero almeno il proprio "piccolo mondo".

Mi è stato chiesto di darti tre consigli su come difendersi dalle fake news, ma vorrei cambiare la prospettiva – ti offro i tre consigli su come distinguere i fake da ciò che è vero.

Prima però spieghiamo il concetto. Le fake news, o le bufale in italiano, sono le informazioni che consapevolmente mettono in errore il pubblico cioè, semplicemente, sono delle bugie. Vengono utilizzate per costruire volutamente una falsa “immagine della realtà” al fine di screditare persone, atteggiamenti o fenomeni, ma anche per uno scopo molto più banale: per guadagnare soldi. Cosa ti suggerisco?

 

1. Innanzitutto leggi attentamente il titolo della notizia e quanto segue. Accendi il motore di ricerca nella tua testa e pensa un attimo se ciò che è scritto è possibile. Cerca di leggere il testo con uno sguardo critico, ossia non temere di dubitare di ciò che ti viene proposto. Ci sono le frasi tipo: “devi sapere!” o “tutti lo sanno!”? Già questo dovrebbe metterti in guardia. Dunque non fermarti soltanto ai titoli e stai attento al linguaggio emotivo, provocatorio – spesso è usato soltanto per attirare la tua attenzione e non corrisponde al contenuto della notizia.

 

2. Le fonti delle notizie. Presta attenzione all’URL delle pagine da cui provengono le informazioni. Spesso i siti web che pubblicano fake news hanno nomi di portali famosi o molto frequentati. Però, attenzione! In realtà, molte pagine di bufale assomigliano a fonti reali e conosciute: gli autori cambiano qualche lettera e il nostro occhio, a prima vista, non lo percepisce.

 

3. Infine, sei ancora giovane: non devi sapere tutto ciò che succede nel mondo, soprattutto quando si tratta di pettegolezzi e di cosa hanno fatto le celebrities. Quindi, al posto di scrollare con il pollice sul tuo smartphone, chiama i tuoi amici, prendi il pallone e vai a giocare in piazza o sul campetto. Così saprai cosa succede nel tuo “piccolo mondo”.

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