“Dite sì al sogno che Dio ha seminato in voi”. Cosa resta della GMG a Panama

A un mese dalla Giornata Mondiale della Gioventù, il ricordo resta vivo e ha ancora molto da insegnare

I giovani sono sempre una risorsa per la vita. Come ha ricordato Giovanni Paolo II, “se stai con i giovani diventi anche tu giovane”.

Siamo giunti, il 18 gennaio 2019, a Panama, al cuore del pellegrinaggio oltre oceano. A Panama l’aria è incominciata a scaldarsi subito e non solo per il clima tipicamente estivo con un caldo afoso oltre i trenta gradi. Il termometro panamense si è alzato per il calore, la passione e la voglia di vivere di decine di migliaia di giovani che hanno raggiunto il Paese dell’Istmo per ritrovarsi intorno a Papa Francesco e celebrare insieme la 34ª Giornata Mondiale della Gioventù 2019.

L’accoglienza panamense è stata calorosa, il popolo panamense sempre in prima linea nell’accoglienza, nella generosità, nella cura, rivestendosi anche dei colori dei suoi ospiti.

I giovani sono quelli che hanno affascinato di più chi li incontrava per strada. Sorridenti, gioiosi, allegri e coinvolgenti. La solidarietà e la complicità sono nate spontanee oltrepassando qualsiasi barriera linguistica.

 

Essere presente alla GMG è stato un regalo, perché questa esperienza mi ha donato la possibilità di mettermi in cammino come tutti gli altri, di mettermi in ascolto della Parola di Dio e del Papa assieme ai giovani. A partire da questo ascolto comune ho condiviso un’esperienza con i giovani, e questa è stata la vera ricchezza. Camminare al fianco dei giovani e trovarsi a rispondere a domande impegnative riguardo la fede e la vita, l’umanità.

 

Cosa ti aspetti dal Papa?”, ho chiesto a Juan della Delegazione messicana, che mi ha risposto: “Che ci dia speranza e motivazione, come ha fatto nelle ultime GMG. Lui è il Papa della gioia, ci ha chiesto di alzarci dai nostri divani, lo abbiamo fatto per arrivare sin qui, perché abbiamo bisogno di messaggi di fiducia per il futuro. È un Papa molto moderno, spero trovi le parole che riescano a toccarci, che ci guidino e ci consiglino”.  

 

Il primo grande abbraccio dei giovani a Papa Francesco è stato al Campo Santa María la Antigua sulla Cinta Costera. Un urlo di gioia, una carica di entusiasmo. Il richiamo a Don Bosco mi ha particolarmente toccata: sono cresciuta alla scuola di Don Bosco ed è proprio così che il Santo guardava i giovani, con gli occhi di Dio, cercando di andare oltre le apparenze e la superficialità per vedere il progetto che Dio ha nella loro vita, perché l’amore salva.

Le catechesi hanno avuto l’impronta del Sinodo dei Vescovi sui giovani. Al mattino ci si interrogava sul cammino di fede e sulle realtà della Chiesa e del Mondo, il pomeriggio ci si radunava per la partecipazione agli eventi della GMG: la celebrazione del Perdono, gli itinerari vocazionali alla Fiera vocazionale e il percorso della Laudato si’ al Campo della Gioventù, i concerti serali nelle piazze.

 

Un momento unico per i salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice è stata la partecipazione al Forum e alla Festa Mondiale del Movimento Giovanile Salesiano (MGS). Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, e la Madre Generale, Madre Yvonne Reungoat, hanno condiviso con i giovani momenti di riflessione, di festa e di preghiera. «Non abbiate paura di Dio, inseguite il sogno che Dio ha per voi, e condividete la gioia di essere amati da Dio, la via è camminare insieme, laici e consacrati, e la testimonianza sarà più ricca, più credibile, più attraente. Il Vangelo sarà più visibile», è il loro messaggio ai giovani del MGS.

 

Da sabato mattina siamo entrati nel momento centrale della GMG. Ci si è messi in cammino di buon ora verso il Parco Giovanni Paolo II dove c’è stata la Veglia. In questa occasione, come nella Messa conclusiva, il Papa ha invitato a seguire l’esempio di Maria ovvero a essere “influencer di Dio”, una volta terminata la GMG, dicendo: «ritornate nelle vostre comunità per essere quelle piccole gocce che cercano di testimoniare e cambiare la grande Famiglia che è la Chiesa».

 «Cari giovani, non siete il futuro, ma l’adesso di Dio», ripeto anch’io con Papa Francesco. «Continuate a camminare, continuate a vivere la fede e a condividerla. E con la forza e la gioia che avete, ditesì” al sogno che Dio ha seminato in voi”.

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