27 Ott 2018

Etica e intelligenza artificiale, nasce l’algor-etica.

Oggi l'intelligenza artificiale può sostituire l'uomo e prendere alcune decisioni al suo posto. Cosa sappiamo di come decide un'intelligenza artificiale? Ecco, in un video, cosa ne pensa Paolo Benanti

Quanto hai camminato oggi? Tanto o poco avremmo risposto fino a qualche tempo fa. Oggi la risposta sarebbe molto precisa ed espressa in una “nuova” unità di misura: i passi. Sì, il nostro smartphone costantemente connesso alla rete è in grado di darci questa dato e di confrontarlo con quelli dei giorni precedenti. Se non ricordiamo dove siamo stati possiamo ricorrere semplicemente alla cronologia delle posizioni di google. Sono esempi, ormai banali, per indicare che le nostre informazioni sono online h24 e accessibili da qualunque dispositivo.

La tecnologia ha sempre influenzato la vita dell’uomo. Ma oggi l’intelligenza artificiale  può sostituirlo e prendere alcune decisioni al suo posto. Cosa sappiamo di come decide un’intelligenza artificiale, quali criteri mette in atto nel processo di decisione, chi il responsabile della decisione? La domanda etica è fondamentale e si parla di etica delle intelligenze artificiali.

Nell’enorme enorme quantitativo di dati che la tecnologia ci permette di possedere si apre, oltre la questione della sicurezza, quella della significatività. Infatti, gli algoritmi che elaborano i nostri dati, spesso, producono il futuro. 

Paolo Benanti – studioso di etica, bioetica ed etica delle tecnologie – propone l’algor-etica come una delle nuove prospettive che ricorda che è la macchina ad essere a servizio dell’uomo e non viceversa.

Ecco la sua riflessione all’evento TedxRoma 2018.

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