Un evento mondiale dedicato all’alimentazione. Expo 2015 è stata la grande esposizione universale di Milano, città per 6 mesi al centro di un pianeta che chiede risposte urgenti all’umanità. “Nutrire il pianeta, energia per la vita” non è solo lo slogan del momento, ma anche una frase ricca di significati: cibo per tutti i popoli, tecnologie per garantire un sano sviluppo, sostenibilità nel rispetto della terra e dei suoi abitanti.
Ogni nazione ad Expo mostra al mondo la propria cultura e le proprie tradizioni culinarie, senza dimenticare però l’obiettiv proporre soluzioni per un imminente cambio di rotta. Un dato su tutti fa allarmare: nel 2015 sono 7,3 miliardi le persone che abitano sul pianeta terra, ma nel 2050 toccheremo già quota 10 e le risorse, andando avanti di questo passo, non basteranno per tutti. Il mondo di Expo 2015 deve necessariamente proporre un nuovo modello di sviluppo che parla di ecologia e rispetto dell’ambiente, condiviso e alimentato dal confronto di idee che vengono da più di 140 Paesi differenti.
Ogni Padiglione qui, rispecchia l’anima di un popol dallo stile essenziale e sobrio degli stati del nord Europa, allo strabiliante e sfarzoso fascino arabo, passando per il profumo dei paesaggi del Sud America e le forti tradizioni legate alla terra dei paesi africani. Il tutto disteso su una superficie di 1,1 milioni di metri quadri, abitati, vissuti e assaporati da 16 milioni di visitatori, che a fine esposizione, garantiscono gli esperti, supereranno quota 20 milioni, la più ottimistica delle previsioni alla vigilia.
Nell’ultima settimana hanno visitato Expo 1.243.701 persone, con il picco di sabato 10 ottobre, quando il contatore è schizzato a 272.785 entrate per il record giornaliero. Impossibile avvicinare i numeri di Shanghai 2010, con 73 milioni di anime ad Expo, più possibile doppiare i 10 milioni di Yeosu 2012 (in Corea del Sud) e mettere la freccia su Aichi, la città giapponese che ad Expo 2015 si fermò a 22. C’è tempo fino al 31 ottobre. Poi lo sguardo sarà già proiettato al 2017. Ad Astana, in Kazakistan si parlerà di energie del futuro.