“Play your part for a better Internet!”. È questo lo slogan della Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, indetta per oggi dalla Commissione Europea e arrivata ormai alla 13° edizione.
In questa occasione il Miur (Ministero dell’istruzione, Università e Ricerca), ha lanciato una campagna contro il cyberbullismo. Lo spot, “Fai la tua parte per un web migliore”, a cui ha preso parte l’inviato delle Iene, Matteo Viviani, andrà in onda sulle reti Rai, Mediaset e Sky.
In questa giornata ci sono state molte iniziative in giro per l’Italia, perché il tema del cyberbullismo è ormai all’attenzione dell’opinione pubblica. Tra l’altro, la polizia di Stato ha portato in 100 capoluoghi di provincia workshop organizzati nelle scuole di ogni ordine e grado, per incontrare oltre 60.000 studenti attraverso la campagna “Una vita da social”. Anche molte associazioni hanno preso posizione su questo tema.
Secondo l’indagine “Tempo del web. Adolescenti e genitori online“, realizzata da SOS Il Telefono Azzurro Onlus, gli adolescenti sono perennemente connessi e comunicano tramite chat con i genitori, che, spesso, non sono consapevoli dei rischi corsi dai propri figli in rete. Il 17% dei ragazzi intervistati dichiara di non riuscire a staccarsi da smartphone e social, 1 su 4 (25%) è sempre online. Uno su 2 dichiara di essersi iscritto a Facebook prima dei 13 anni, età minima consentita per poterlo fare, mentre il 71% riceve in dote uno smartphone mediamente a 11 anni. Prima delle chiavi di casa che arrivano a 12.