ForElle: nasce a Napoli la nuova app a sostegno delle donne

L'Apple Developer Academy di Napoli lancia la nuova applicazione For Elle, creata per sostenere le donne nei momenti di violenza attraverso un semplice click

Una nuova app a sostegno delle donne: basta un click per chiedere aiuto in momenti di violenza fisica o psicologica.

Non è più soltanto una semplice suggestione a sostegno dei tanti casi di violenza di genere, ma il nuovo lavoro della Apple Developer Academy di San Giovanni a Teduccio, quartiere dell’area orientale di Napoli.
L’app ForElle è ora disponibile per difendere le donne vittime di violenza, basta premere un tasto e questo innescherà un segnale d’allarme che l’app invierà in automatico alle persone scelte all’interno della rubrica del proprio cellulare.

Il logo di ForElle su Apple Store. L’App è già disponibile, ma solo per IOS

 

Oltre all’invio del segnale ai contatti più stretti in rubrica, l’applicazione invierà la posizione della vittima in tempo reale e registrerà l’ambiente audio dal cellulare. La persona che sarà scelta dalla vittima, potrà essere avvisata in tempo reale in caso di violenza su un proprio familiare o un proprio amico e potrà intervenire. Potrà avvisare le forze dell’ordine e fornire loro strumenti fondamentali per gli interventi.

 

I numeri del 2020: la situazione precipita

I lunghi mesi di lockdown e la forzata convivenza nelle case hanno incrementato il numero dei femminicidi nel nostro Paese. Questo è ciò che conferma il report dell’Istat, fonte Ansa, dedicato agli omicidi: «nei primi 6 mesi 2020 la situazione si è ulteriormente aggravata con un numero di delitti pari al 45% del totale degli omicidi, contro il 35% dei primi sei mesi del 2019. La percentuale poi è schizzata al 50% durante il lockdown nei mesi di marzo e aprile. Una scia di sangue proseguita senza soluzione di continuità, visto che nel 2019 il numero dei femminicidi aveva raggiunto quota 101 e nel 2018 la percentuale di uomini imputati di omicidio era stata del 93%».

I seguenti dati tendono a marcare una grave mancanza di passi in avanti riguardo una tematica complessa e delicata come quella della violenza di genere e soprattutto dinanzi al quinto obiettivo dell’Agenda 2030 stilata dall’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), sulla parità di genere, che in Italia vede come figure di riferimento, Rosanna Oliva de Conciliis (Rete per la parità), Dora Iacobelli (LegaCoop), Liliana Ocmin (Cisl), Serena Spagnolo (Global thinking foundation).

La ricerca dell’Istat prosegue e si può osservare con preoccupazione che «nel 2019 gli omicidi in ambito familiare o affettivo sono stati il 27,9% del totale di quelli compiuti da uomini e l’83,8% quelli che hanno avuto come vittime le donne. Un incremento considerevole se si considera che quindici anni fa gli stessi valori erano pari rispettivamente al 12% e al 59,1%».

 

Lo sviluppo dell’app: una speranza

ForElle è nata dalla collaborazione tra l’Università Federico II e l’azienda di Cupertino. Gli esperti, prima di ultimare l’applicazione, hanno raccolto delle dichiarazioni e testimonianze delle tante donne vittime di violenza, fornendo così dei dettagli utili alla configurazione di ForElle. Ogni intervista è servita per ampliare il bagaglio funzionale dell’app, al fine di renderla efficiente nel momento del suo utilizzo.

Un grande messaggio di speranza che non stagna solo in idee e parole, ma che sfocia nei fatti di azioni mirate e innovative, utilizzando la tecnologia e l’Intelligenza artificiale per scopi di salvaguardia personale e sociale.

 

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