Nessuna mamma vorrebbe
veder soffrire suo figlio. Pensate se potesse, con un piccolo gesto,
salvare anche la vita di un neonato, un altro e un altro ancora.
Purtroppo, secondo
l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,
1 bambino su 10 nasce prematuro, con il rischio di non sopravvivere o di andare incontro a
patologie croniche. Dal 14 marzo al 2 aprile, inviando un SMS o
chiamando da rete fissa il numero 45509
si potrà sostenere il progetto “Grazie
Mamma!”, che mira a sensibilizzare e a coinvolgere le mamme a donare il
sangue del cordone ombelicale, fondamentale per le trasfusioni di globuli rossi
nei neonati gravemente pretermine.
Dal 2003 a Roma l’associazione Genitin Onlus, nata
all’interno del reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Gemelli, si occupa di informare l’opinione pubblica sui
problemi e sulle patologie legate a nascite premature (inferiori a 32
settimane). Subito dopo il parto il neonato subisce un forte stress ossidativo
poiché, improvvisamente, è costretto a respirare grandi quantità di ossigeno
che il suo corpo non riesce a regolare con meccanismi fisiologici maturi. La donazione del cordone ombelicale,
inizialmente ideata con lo scopo di recuperare le cellule staminali per
possibili trattamenti futuri, non si sta rivelando efficace. Infatti solo il
20% viene utilizzato per tale scopo, a causa della scarsità delle cellule
staminali che vi si trovano; la grande quantità di globuli rossi presente nel
cordone ombelicale, invece, può essere utilizzata per le trasfusioni nei
neonati gravemente pretermine e salvare numerose vite.
L’impegno è quello di
migliorare la vita e la salute dei neonati prematuri e creare, soprattutto, una rete di sostegno per tutti quei genitori i
quali si trovano ad affrontare un evento così improvviso, che coglie
impreparati, tanto da potersi definire anche loro “genitori prematuri”.