“Ma davvero oltre la Cortina di Ferro erano vietati i libri che leggiamo noi, la musica rock e le scarpe della Nike?”. Lorenzo, 11 anni, sembra aver letto una storia a cui non riesce a credere, ma ha l’occasione di chiedere spiegazioni proprio a chi ha scritto quello che è diventato il suo racconto preferito. E’ successo a Fonte Nuova, in provincia di Roma, in occasione di uno degli incontri tra Gabriele Nanni, autore del libro “Il numero 5” (Edizioni Piemme), vincitore del premio Battello a Vapore 2014, e i ragazzi delle scuole medie, giovedì 13 e venerdì 14 maggio.
“Questa storia nasce da un’intervista rilasciata anni fa da Dino Meneghin, il più forte giocatore italiano di basket – racconta l’autore Nanni ai ragazzi – che spiegava come negli anni ’80 lui e tanti suoi compagni si scambiassero regali con i giocatori di squadre oltre la Cortina di Ferro. Gli portavano scarpe da gioco, dischi dei Beatles e dei Rolling Stones, in un certo senso la cultura occidentale che il regime sovietico vietava. Lo facevano di nascosto e rischiando la vita, in cambio ricevevano vodka e sigarette, che in Cecoslovacchia o in Russia costavano meno”.
La storia, ispirata da questi fatti realmente accaduti, vede però protagonisti nel libro i ragazzi, che prendono quasi come un gioco una vicenda che può metterli realmente in pericolo. “Il numero 5” è piaciuto a tutti, studenti e insegnanti, perché è una storia di sport e di amicizia, ma soprattutto di libertà. Micky, il protagonista (alter ego dello scrittore), vive a Rimini negli anni ’80, gli piace il basket ma non vuole partire per un torneo internazionale che ogni anno si gioca a Zara, in Jugoslavia. Vorrebbe restare a casa, ma il bullo della scuola (che ha giocato nel torneo l’anno precedente) gli consegna un pacco e lo obbliga a recapitarlo al numero 5 di una squadra avversaria, la Locomotiva Praga, dove giocano ragazzi della sua età, oppressi però dal regime che ha tenuto sotto scacco la Cecoslovacchia fino al crollo del muro di Berlino. Micky scopre che esiste un mondo diverso dal suo, in cui portare i capelli lunghi diventa un reato, così come indossare i jeans, e di essere, insieme ai suoi amici Rigo e Menghi, portatore di un messaggio di speranza.
L’incontro con l’autore Nanni arriva al termine della decima edizione del Torneo di Lettura, organizzato dalla commissione presieduta dalla professoressa Eva Tidei, che ha coinvolto più di 1200 studenti nelle scuole “Pirandello”, “Aldo Moro” e “E. De Filippo” di Fonte Nuova. Quattro i libri per il concorso di quest’anno: “Fiocco di neve e il profumo di terre lontane” di Luli Gabrielli per le quarte elementari, “il segreto del ferro di cavallo” di V. Eveleigh per le quinte, “il numero 5” per le prime medie e “Sindrome da cuore in sospeso” di A. Gazzola per le seconde.
“Per me è stata un’esperienza indimenticabile – ci ha raccontato Gabriele Nanni dopo i due giorni nelle scuole – l’accoglienza dei ragazzi è stata fantastica. Il loro entusiasmo e la loro curiosità le porterò sempre con me”. Nanni sottolinea l’importanza di questi incontri per avvicinare sempre più i giovani alla lettura: “E’ grazie a questi confronti che si crea ancora più empatia tra i ragazzi e la storia che hanno vissuto leggendo il libro, con l’opportunità di confrontarsi direttamente con l’autore. Come avrei voluto fare io alla loro età con i miei scrittori preferiti”.
15 Mag 2016
“Il numero 5” e quei ragazzi che scoprono il piacere della lettura
Gabriele Nanni, autore del libro che ha vinto il premio Battello a Vapore nel 2014, incontra gli studenti delle scuole medie, per parlare di libri, sport e libertà