Il servizio civile, un’esperienza di lavoro, ma anche di formazione

La testimonianza di un giovane che l'ha fatta, con soddisfazione

Tra il 2017 e il 2018 ho svolto, presso la Biblioteca Statale Baldini di Roma, in via di Villa Sacchetti 5, il Servizio Civile Nazionale. Vorrei precisare che è possibile partecipare ai bandi del Servizio Civile dai 18 ai 29 anni non compiuti per una volta solamente e che si usufruisce di un rimborso spese di 433 euro mensili.

È stata un’esperienza in parte nuova, in parte invece è stata la prosecuzione di esperienze già fatte, perché durante gli studi universitari ho potuto collaborare diversi mesi con la biblioteca Don Bosco. Allo stesso tempo è stata la mia prima vera esperienza lavorativa, con capi, orari, firma all’entrata e all’uscita, colleghi, utenti da aiutare e, appunto, compiti da svolgere. Quindi, oltre al curriculum, questa esperienza la considero una prima vera occupazione.

Non è stato difficile abituarsi ai ritmi lavorativi. I colleghi e i capi si sono sempre dimostrati disponibili ad ogni mia esigenza. Sei ore di lavoro dal lunedì al venerdì sono fattibili, e l’ambiente era ottimo. C’erano a disposizione 16 giorni di permesso.

Le mansioni che dovevo svolgere erano diverse. In primo luogo la scannerizzazione di alcuni vecchi volumi in lingue straniere di tutto il mondo. In secondo luogo i “tornelli”, ossia l’accoglienza utenti nella biblioteca con tanto di tessera, dove entra in gioco l’incontro diretto con l’utente.

Infine il periodo di formazione. Alcuni giorni, al posto del lavoro regolare, si assisteva a degli incontri a reti unificate in molte città italiane a sfondo culturale, riguardo la storia e i vari lavori potenziali al servizio civile. Inoltre, c’erano tre giorni di formazione ogni mese, che si svolgevano in altre sedi del MIBACT e che sono l’atto distintivo del Servizio Civile, il cui obiettivo è fornire un’esperienza lavorativa completa ai ragazzi. 

condividi su