09 Mag 2022

In sostanza, cosa sappiamo? Come è difficile vivere con le fake news…

Un'analisi sulla credibilità delle notizie e sulla reazione di chi viene quotidianamente esposto a questo mare di informazioni

 

«La realtà è interpretata secondo la struttura linguistica di ciascuno». Questa espressione filosofica è molto adatta all’argomento su cui voglio attirare la vostra attenzione con questo articolo. Oggi i media svolgono un ruolo molto importante e addirittura fondamentale nel riportare gli eventi che accadono intorno a noi. Tanto è vero che il reporting news è diventato una grande competizione, in un mondo in cui tutto è definito dal profitto e dal potere. In compenso la credibilità delle notizie e delle informazioni che vengono offerte in sovrabbondanza è un grosso problema. Qual è dunque la verità? Qual è la vera realtà? A quale fonte credere? A chi credere? Rispondere a queste domande è difficile per qualsiasi persona sulla faccia della terra.

Cosa sono le fake news

Con tutto ciò la parola fake news è diventata un’espressione popolare nel mondo attuale e nel vocabolario quotidiano. Il termine fake news è ampiamente conosciuto e associato a diversi tipi di notizie. Quelle ritenute le più diffuse e pericolose sono le notizie tendenziose, cioè comunicate o interpretate in modo volutamente modificato per favorire interessi particolari. Come ho detto all’inizio, ognuno cerca di riportare qualcosa secondo le proprie comprensioni, culture, educazionei, convinzioni, background socio-politici e per i propri benefici con intenzioni nascoste. Secondo la ricerca dell’Osservatorio italiano sui media digitali del 24 marzo 2022, [IDMO ( IPSOS)], la motivazione principale è economica (37%).

Un’altro aspetto di questo fenomeno è che chi diffonde fake news nella maggior parte dei casi pensa che la notizia sia vera e che la motivazione principale sia sociale (29%).

L’atteggiamento degli italiani

D’altra parte, dobbiamo anche esaminare da vicino le persone che vengono esposte a questo mare di informazioni. La ricerca dell’Italian Digital Media Observatory ci aiuta a contestualizzare e ad essere precisi su questa situazione. Perché l’intera ricerca è stata condotta tra coloro che sono nella fascia di età 18-64 anni, e ricercatori hanno intervistate 1000 persone.

Secondo la ricerca la stragrande maggioranza degli italiani (7 su 10) ottiene informazioni esclusivamente attraverso fonti gratuite, e solo 1 su 4 è disposto a pagare per accedere alle informazioni di cui si fida. Secondo le statistiche, le persone anziane sono molto preoccupate di questa realtà, mentre le giovani generazioni non lo sono tanto. Ma tra gli intervistati più istruiti il 57% ritiene che chi diffonde “fake news” non sia a conoscenza del fatto che la notizia sia falsa.

Malgrado i numeri sembrino preoccupanti, ancora il 73% del campione afferma di saper distinguere il vero dal falso. Ma ciò dipende dalla propria educazione e capacità di leggere le relazioni socio-politiche e tecnologiche. Secondo le statistiche di IDMO si tratta del 75% tra i giovani e il 40% tra le vecchie generazioni.

Il debunking

Quando parliamo di notizie FALSE, ci imbattiamo in un’altra parola significativa, che è debunking. Significa “smascherare la falsità o l’inconsistenza di un’idea o credenza”. La ricerca mostra molto chiaramente che le giovani generazioni sono abbastanza vigili, e vogliono raggiungere la verità riguardo alle informazioni che ottengono attraverso i social o in rete. Quindi, circa il 44% dei giovani segue almeno una pagina di social debunking, per scoprire la verità. Alcune di queste potrebbero essere FactCheck.org e, se il loro livello di istruzione è almeno un diploma, il 26% dei rispondenti si dichiara desideroso di conoscere la verità.

Al di là della precedente conoscenza del termine una volta descritto, il debunking è considerato utile dell’80%, questa volta leggermente inferiore tra i più giovani, ma più alto (86%) tra i più istruiti. 

Con questo breve articolo ho cercato di attirare la vostra attenzione sulla realtà italiana di oggi per quanto riguarda le fake news, gli atteggiamenti e la consapevolezza che le giovani e le vecchie generazioni italiane hanno riguardo ad esse. Leggendolo, qual è la tua reazione?

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