11 Dic 2024

Bruno Bozzetto, una vita animata

Conversazione con un gigante della creatività con oltre 60 anni di carriera tra animazioni e personaggi cult: «L’idea è fondamentale, come l’ironia»

Br1, come ama firmarsi, è un Maestro dell’animazione a livello mondiale (ma lui non ama definirsi tale), anche se non tutti sanno, ad esempio, che è stato candidato all’Oscar nel 1991 per il cortometraggio Cavallette, così come ha vinto l’Orso d’oro al Festival di Berlino nel 1990 per Mister Tao (dedicato a suo padre Umberto). Eppure «da giovane non sapevo ancora che questo potesse diventare un lavoro – confessa –, pensavo fosse un hobby».

Già dai tempi di Carosello, Bruno Bozzetto è stato autore di numerosi e indimenticabili personaggi per la pubblicità (uno tra tanti Buc il bucaniere). «È stato molto bello fare pubblicità, finché avevo un rapporto diretto con il cliente», poi sono arrivate le agenzie, ovvero gli intermediari, ed è cambiato tutto perché «mi piace creare, non eseguire».

Instancabile uomo di genio e di cultura, Br1 è anche un artigiano visionario e un osservatore critico e attento della società: «L’idea è fondamentale – ci tiene a precisare – come l’ironia perché castigat ridendo mores (corregge i costumi col ridere)». Monumentali alcune sue opere, che risultano sempre attualissime e che hanno segnato l’unica alternativa cinematografica ai lungometraggi Disney negli anni ‘60 e ‘70: West and Soda (1965); Vip mio fratello Superuomo (1968); Allegro non troppo (1976). Per non parlare della lunga saga del suo storico personaggio: il Signor Rossi, l’uomo medio alle prese con i problemi dei suoi tempi.

Ma Bozzetto è stato anche storico complice di Piero Angela e, con Quark, ha portato nelle case degli italiani tanti piccoli capolavori di divulgazione scientifica, realizzando 100 animazioni, tra cui relatività, entropia, aggressività. Un esempio di come la comunicazione, attraverso i mass media, possa essere concepita al servizio della comunità per accrescerne conoscenza e coscienza.

Come ricorda il professor Pier Cesare Rivoltella, i mass media possono essere intesi in «un modo “positivo” (…) come risorse per la promozione dell’uomo, occasioni di scambio e relazione, spazio entro cui la socialità si costruisce», allora possiamo certamente affermare che il nostro autore si è speso – ed è ancora vivamente all’opera – proprio in questo orizzonte e con questi nobili intenti.

Bruno Bozzetto è stato ospite di una conversazione-intervista presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Salesiana dove è stato possibile entrare in contatto con questa sua straordinaria vita animata (sottotitolo del libro scritto a quattro mani con Simone Tempia per Rizzoli), raccontata peraltro con grande arguzia e semplicità al tempo, a ricordarci che i più grandi tra noi sono spesso i più umili.

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