Dag Johan Haugerud, regista e scrittore norvegese, presenta alla Mostra del Cinema di Venezia Kjærlighet (conosciuto a livello internazionale con il titolo Love), un film che esplora la sfera femminile del desiderio e delle scelte sessuali.
Il film racconta la storia di Marianne (Andrea Bræin Hovig), una donna eterosessuale, e Tor (Tayo Citadella Jacobsen), un giovane uomo gay, che lavorano insieme nello stesso ospedale a Oslo: lei è medico, lui infermiere. Una sera si ritrovano casualmente sul traghetto che li riporta a casa e, entrambi single, iniziano a discutere senza filtri sulle relazioni. Tor condivide la sua visione di rapporti occasionali, che pur non essendo vincolanti, creano intimità e momenti di autenticità. Marianne, pragmatica e razionale, si sente attratta da questa prospettiva, riflettendo sulla possibilità di vivere l’amore libero con maggiore leggerezza. Il film offre una riflessione sincera sui sentimenti e sulle convenzioni sociali legate alle relazioni.
La regia si concentra sui personaggi, concedendo a ciascuno il tempo di esprimersi in un film dove i dialoghi giocano un ruolo centrale. Ogni personaggio cerca di trovare il proprio significato della parola “amore”, senza che questo sentimento possa essere incasellato in regole rigide e definitive. Il regista ha dichiarato, infatti, che il film “riguarda il tentativo di raggiungere l’intimità sessuale e mentale con gli altri senza necessariamente conformarsi alle norme e alle convenzioni sociali che governano le relazioni.”
L’inserimento di una bambina, divisa tra genitori separati, arricchisce la riflessione sulle responsabilità degli adulti verso i più piccoli, tenendo conto della loro sensibilità e delle sofferenze interiori. Sul piano locale, è interessante notare come il rapporto tra capitale e provincia influenzi la vita sociale, poiché solo chi ha vissuto la distanza dai servizi essenziali può comprendere il cambiamento che comporta abitare in una grande città.