“Il mio sogno è che ogni bambino, indipendentemente da dove viva o dalle circostanze in cui sia nato, abbia la possibilità di essere ascoltato. Noi abbiamo la passione, il fuoco e le idee per fare il cambiamento“: lo ha dichiariato la giovane ambasciatrice, ricordando che tutti devono essere impegnati per offire la possibilità che ogni bambino abbia una vita degna di essere vissuta.
La nomina è avvenuta in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia, presso la sede delle Nazioni Unite. In qualità di ambasciatrice dell’UNICEF, la star britannica della serie televisiva Stranger Things utilizzerà la sua visibilità globale per sensibilizzare il mondo ai diritti dei minori e ai problemi dei giovani; come la mancanza di diritti, l’accesso all’istruzione, a luoghi sicuri dove giocare e imparare, agli effetti della violenza, delle molestie e della povertà.
Come si legge sul sito dell’UNICEF gli ambasciatori “sono persone scelte per la loro notorietà e per il loro riconosciuto talento nel mondo delle arti, della scienza, dell’intrattenimento, della cultura e dello sport. Sono donne e uomini con un profondo desiderio di aiutare l’UNICEF che donano parte del loro prezioso tempo e coinvolgono il proprio pubblico sui temi dei diritti dell’infanzia, aiutando la mobilitazione di risorse e facilitando la creazione di partnership a beneficio dei bambini nel mondo”.
Per la celebrazione di questo anno la giovanissima ha cambianto il suo nome Brown (Marrone) in Blue, Millie Bobby “Blue” per lanciare l’iniziativa #GoBlue: ossia vestirsi e truccarsi di blu. Così ha fatto la promozione di questa campagna, insieme agli altri ambasciatori, con un video carino.
Ci si potrebbe chiedere: come mai l’immagine di questa giovane viene usata cosi, non potrebbe anche essere considerata una situazione di sfruttamento minorile? Ma bisogna ricordare che questa giornata è un momento particolarmente importante per fare racolta di fondi per auitare i bambini più in difficoltà, ad esempio quelli che non vanno a scuola, e provare a dare una vita dignitosa a tutti; è, cioè, un azione che si fa per i bambini con i bambini, un cosidedetto empowering children (responsabilizzare i bambini).
“So che Millie utilizzerà la sua passione e la sua dedizione per difendere i diritti dei bambini e dei giovani vulnerabile ovunque”, ha dichiarato Henrietta Fore, la direttrice dell’UNICEF. La giovane ambasciatrice ha citato una delle sue eroine Hepbrun Audrey che diceva: “crescendo si scopre che hai due mani, una per auitare gli altri e l’altra per auitare te stesso” Ed è quello che intende fare la star giovanissima dell’UNICEF. Una speranza che si apre.