21 Mar 2025

NON PUÒ ESSERE!
Quando le parole sono più forti delle figure

L’inconsueto, l’illogico, l’inverosimile in: Juan de Flandes, “La moltiplicazione dei pani e dei pesci”, 1496-1504 ca., Madrid, Palazzo Reale

Di «non può essere!» ce ne sono almeno tre, in questa storia della moltiplicazione dei pani e dei pesci, che ha la sfortuna di non trovare mai opere d’arte alla propria altezza (se non altro per l’incapacità di contenere le tante cose da dire).

In quest’opera di Juan de Flandes, il primo «non può essere!» è di meraviglia, per il cibo che Gesù dona a tanta gente stanca e affamata («cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini», precisa Matteo).

Il secondo «non può essere!» è di gioia, per il rilievo giustamente riconosciuto all’altro protagonista: il ragazzo senza nome che commuove Gesù, mettendo a disposizione il poco che possiede (un ragazzo che alcuni artisti scordano persino di mettere in scena).

L’ultimo «non può essere!» è di sconcerto, per la riluttanza dei discepoli ad affrontare il problema della fame («Voi stessi date loro da mangiare», li aveva esortati Gesù). Ammesso pure che siano stanchi, oltre che sbalorditi dalla richiesta, bisogna dire che si aggrappano a ogni scusa possibile… per sostenere che la soluzione del problema è impossibile. La fatica del condividere non è, purtroppo, percepibile in una figura: ciò significa che ci sono episodi che un’immagine non rende mai abbastanza e che soltanto le parole sanno dire bene (questo, tra l’altro, è l’unico segno di Gesù riferito da tutti e quattro i Vangeli).

C’è infine un ulteriore particolare, difficile da trovare nelle opere d’arte sulla Moltiplicazione: quello delle dodici ceste di avanzi, che Gesù invita a raccogliere, «perché nulla vada perduto». Se un artista le rappresenta, è per mostrare come il dono non debba mai badare alla misura: per la gratuità e la generosità c’è bisogno di un cuore grande, che non sta a pesare ciò che dà.

La moltiplicazione dei pani e dei pesci
Juan de Flandes, “La moltiplicazione dei pani e dei pesci” (1496-1504 ca., Madrid, Palazzo Reale)
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