«Io voterò chiaramente, io votero sì per l’Europa e voterò per la destra. Noi siamo tutti in famiglia di destra. Vorremmo un’Europa diversa, un’Europa più attenta ai giovani, più attenta ai valori dei giovani e non un’Europa delle banche, non un europa del business». Ecco la dichiarazione di Fabrizio, cittadino di Sabaudia, prima di andare a votare, il 26 maggio, per le elezioni Europee. A Sabaudia hanno vinto partiti di destra, in particolare la Lega. Quali sono le ragioni di questo voto? Possiamo dirlo perché quel giorno eravamo lì, e abbiamo parlato con un po’ di elettori.
Per tutto il giorno delle elezioni europee, a Sabaudia e Priverno c’è stato maltempo: è piovuto dalla mattina alla sera. Facendo un giro in città prima di mezzogiorno, potevamo vedere solo acqua dappertutto, macchine che correvano improvvisamente in qualsiasi direzione, sembra che tutti fossero sconvolti dal maltempo.
Nonostante questo , la gente è andata a votare per l’elezione dei deputati europei. Intorno alle 18.30, passando per il seggio di Borgo Vodice, abbiamo potuto vedere la presenza dei carabinieri. Erano presenti circa 10 persone che hanno votato con una attesa di 10 minuti. Tutto si è svolto con ordine. Rcco alcune testimonianze delle persone più convinte:
«Ogni votazione è sempre un punto interrogativo, però ti posso dire che da noi vincerà la destra perché siamo ormai convinti che potrà risolvere molti problemi sociali, economici e politici. Quindi un buon governo anche in Europa potrà mettere in ordine molte cose: l’importante sono le persone e non i conti correnti bancari. Se l’Europa cambia in questo senso avrà successo altrimenti non avrà futuro.»
«Votare è importante, è l’unica arma che abbiamo, noi cittadini, per mostrare le nostre idee. Se una persona non va a votare, poi deve stare in silenzio e non protestare. Il problema grave sono i giovani, che non sentono dentro di loro il dovere civico del voto. Siamo noi 40-60enni che votiamo e siamo convinti di cambiare qualcosa, i giovani di oggi non ci credono. Ma se non c’è partecipazione al voto, non c’è neanche il compimento della democrazia.»
Alla domanda sull’importanza dell’Europa per l’Italia, altre persone hanno affermato di appartenere all’Europa, mentre esprimono la loro rabbia contro un’Europa che trascura i problemi sociali e lascia da solo il Paese nell’affrontare il problema dell’immigrazione.
«È bello il concetto di Europa: io posso girarla senza passaporto. Sono cittadino dell’Europa, la mia bandiera è europea, però abbiamo bisogno anche di qualcosa altro dall’Europa. Governare una popolazione di 400 milioni non è facile, questo è logico. Però l’Europa pensa solo a fare i conti, a fare 1+1 che deve dare 2; non pensa alle esigenze delle persone, dei popoli, ai problemi sociali. L’Italia, ad esempio, è stata lasciata sola ad affrontare il grave problema degli immigranti, con risvolti sociali molto gravi, sia per chi viene ospitato, che per chi ospita.»
«Sono arrivate tante, tante persone. Per carità, hanno bisogno di aiuto, è giusto, però dovrebbero essere distribuite in Europa: Francia, Inghilterra, Germania… Ma lasciare i migranti tutti qua, non è giusto. Vorremo un’Europa diversa».
Un’ora prima di tutte queste testimonianze, siamo passati accanto al seggio elettorale vicino all’Abbazia di Fossanova-Priverno e abbiamo potuto vedere, sempre con la pioggia, che tutto era ctranquillo: la macchina dei carabinieri rimasta fuori, mentre una persona se ne andava in silenzio, dopo aver adempiuto al suo dovere di cittadino. E dentro le persone continuavano a votare.