19 Set 2014

Pontremoli: un’istanza contro i “sindaci sceriffo”

Nuovi sviluppi sul divieto di mendicare. Il consigliere Francesco Mazzoni manifesta alla redazione di Young4Young la sua indignazione

L’11 settembre scorso Y4Y ha pubblicato un articolo dal titolo “Chiedi e ti sarà tolto”, riguardo l’ordinanza del sindaco di Pontremoli, Lucia Baracchini, che sanciva il divieto di chiedere l’elemosina  nel centro storico. A tal proposito la nostra redazione ha ricevuto un’email del consigliere comunale Francesco Mazzoni, capogruppo del partito democratico, con la quale ci ha messo a conoscenza degli sviluppi susseguiti alla decisione della Baracchini.


 Mazzoni il 15 settembre ha presentato un’istanza dove  chiede che l’ordinanza del Sindaco di Pontremoli venga annullata perché illegittima.  Il testo dell’istanza mette in evidenza l’eccesso di potere che ha portato a un provvedimento così drastico nei confronti dei mendicanti. Non manca un riferimento persino alla disparità di considerazone degli stessi cittadini di Pontremoli: il divieto ha vigore infatti solo nel centro storico non nella periferia della cittadina. Gli abitanti della perifieria possono dunque essere messi in pericolo dalle azioni invadenti dei mendicanti?

Nel comunicato stampa di pesentazione dell’istanza Mazzoni afferma: «L’ordinanza del Sindaco di Pontremoli, oltre che inutile e sbagliata, è anche illegittima. Per questo ho presentato un’istanza in cui chiedo al Sindaco di annullarla. Mi auguro che si rimedi in fretta a questo ennesimo scivolone. Basterebbe il buon senso per capire che un Sindaco non può “inventarsi” un nuovo illecito, vietando alle persone bisognose di chiedere aiuto, in modo garbato, in luoghi aperti al pubblico».

Il capogruppo del Pd nella sua email a Y4Y scrive di “sindaci sceriffo”, accezione che rende l’idea della presa di posizione autoritaria del sidaco di Pontremoli. E aggiunge

«

penso che la  “battaglia di Pontremoli” rappresenti una battaglia culturale che va ben oltre i confini della “Città del Libro” (lo sapevate che Pontremoli é anche “città dell’accoglienza?!) dalla quale aprire un ragionamento molto più ampio sui poveri, sul diritto alla vita, sul diritto a non morire di fame…
 Quali sono le nuove sfide dei Pubblici Poteri al tempo della crisi? Ma questa è un’altra storia…»

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