Il Progetto “Martina” è un’idea del Lions Club (Lions Club International) con il patrocinio del Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione, proposto nel 2006 e attivo ormai dall’anno scolastico 2007-2008.
Il Progetto ha come scopo quello di incontrare gli studenti delle scuole superiori per informarli sulle metodologie di lotta ai tumori.
Il nome dell’iniziativa riprende quello di una giovane studentessa diciassettenne, malata di tumore al seno che prima di morire lasciò una sorta di testamento: divulgare a tutti i ragazzi la conoscenza dei tumori, una malattia che se presa in tempo può essere sconfitta.
Quest’anno il Progetto non ha risentito del Covid-19, anzi, a Jesi, provincia di Ancona, nelle scorse settimane sono terminate le lezioni che il club porta avanti grazie all’opera del dottor Marcello Comai. Il ciclo di lezioni si è tenuto all’Istituto Galileo Galilei di Jesi. Sono state coinvolte 8 classi. Tre del terzo, tre del quarto e due del quinto anno per un totale di 186 partecipanti.
Per via del Covid quest’anno le lezioni, che proseguiranno anche in futuro in altre scuole, si sono tenute a distanza via web, coordinate dalla prof.ssa Rita Palloni che in collaborazione con il club Lions di Jesi ha organizzato le lezioni dall’aula magna dell’istituto.
Fonti: (Il Resto del Carlino; Progetto Martina.it)
La storia del Progetto
Nell’anno scolastico 1999-2000 alcuni medici Lions di Padova incominciarono ad incontrare gli studenti delle scuole superiori per informarli sulle metodologie di lotta ai tumori.
Il tutto partì da Martina, una ragazza colpita da un tumore, che con insistenza ribadiva l’importanza di informare ed educare i giovani ad avere maggior cura della propria salute, gli incontri con gli studenti furono ripetuti con periodicità annuale.
Il commovente suggerimento di Martina, le testimonianze degli studenti e dei loro genitori, i risultati ottenuti nel corso degli anni, sia in termini di gradimento che di efficacia, convinsero i medici Lions a raccogliere in un sito tutto il materiale necessario ad attuare gli incontri con gli studenti ed a trasformare l’ottima esperienza padovana in un Progetto da attuare in modo coordinato a livello nazionale.
Nel 2006 il Progetto Martina fu presentato alle Istituzioni nell’Aula Magna dell’Università di Padova e nell’anno scolastico 2007-2008 iniziò ad essere attuato in varie città del Distretto Lions 108Ta3.
Nell’anno scolastico 2008-2009 il Progetto fu “adottato” anche dal Distretto AB (Puglia).
Visti gli ottimi risultati ottenuti nei primi anni, nel 2012 il Progetto Martina è diventato un service pluriennale di rilevanza nazionale, con una mission ben precisa la lotta ai tumori attraverso la cultura: l’idea generale è che solo la cultura permette al singolo individuo di operare scelte consapevoli, in grado di ridurre il rischio di contrarre un tumore o di non diagnosticare precocemente la sua presenza.
Gli incontri di formazione sono rivolti agli studenti di età compresa tra i 16-18 anni. Ogni anno il Pubblico Ministero coinvolge circa 150.000 studenti italiani e molte scuole ormai attuano il Progetto con ricorrenza annuale.
Fonti: (Progetto Martina Parliamo con i Giovani)
I risultati del progetto
I risultati in termini di efficacia nel tempo, documentati dai questionari che gli studenti compilano negli anni successivi al corso, sono interessanti; il 50% circa degli studenti ha cambiato stile di vita, mossi dal desiderio di adottare abitudini sane e rispettose per la propria salute, incentrando nelle loro azioni alcuni dei suggerimenti presentati dal Progetto.
ll progetto Martina è inoltre a costo zero, e per favorire la diffusione in altri Paesi il suo sito ufficiale viene preparato, in collaborazione con i medici locali, nella relativa lingua madre. Fonti: (Progetto Martina.it)
Combattere qualcosa senza conoscerla, rende la sfida insormontabile, ma imparare a descrivere ogni lato di una nuova battaglia, porta ognuno di noi a conoscere un coraggio e forza d’animo mai sperimentati.
Deve essere stato questo il messaggio di fondo che Martina ha voluto mandare, un messaggio colto e subito onorato dal Lions Club, e allora si può dire che la stessa Martina non solo ha vinto la sfida, ma l’ha anche trasmessa a tutti gli altri