Quel Giubileo di Francesco che celebra l’immagine

Di mattina l’apertura della Porta Santa trasmessa in ultraHD. La sera lo spettacolo di luci e suoni ispirato alla Laudato Si’. Così Papa Francesco comunica la Chiesa al mondo

Chiamateli pure dettagli ma contano. Martedì
Papa Francesco ha inaugurato il aprendo in piazza S. Pietro la
Porta Santa davanti a cinquantamila pellegrini. Una solenne cerimonia
che ha celebrato in tutto e per tutto l’immagine. Per la prima volta,
infatti, il CTV (Centro Televisivo
Vaticano)
che ha distribuito in tutto il mondo le
immagini del rito, ha trasmesso in UltraHD, la nuova
frontiera del linguaggio televisivo che sfida l’occhio dello spettatore
con una risoluzione di 2160 pixel (per capirci, il doppio del formato
corrente FullHD). L’eccellenza di 19 telecamere di ultima generazione
messa però a disposizione degli ultimi. La diretta in 4K è stata infatti
predisposta per i detenuti del carcere di San Vittore a Milano e i
pazienti dell’ospedale Gemelli i quali, grazie a sofisticati televisori,
hanno potuto assistere ad uno spettacolo di colori ad alta
definizione.


Ma
non sono stati solo i pixel a fare la differenza. Chi ha assistito in
diretta tv all’apertura della Porta Santa avrà notato una regia
a tutti gli effetti cinematografica
. I diversi formati di
ripresa, le lunghe carrellate e panoramiche grandangolari unite a
dettagli e primi piani (come quello dell’incontro tra Papa Francesco e
Benedetto XVI). A orchestrare il tutto sono stati 100 tecnici
professionisti guidati da Mons. Edoardo Viganò
direttore del CTV e neo prefetto della Segreteria per la Comunicazione
(istituita lo scorso anno da Papa Francesco). E non c’è da sorprendersi
se nel curriculum di Viganò saltano fuori le sue docenze in Semiotica
del Cinema e Tecnologia della Comunicazione o ancora il suo dottorato in
Storia del Cinema e in Comunicazione sociale senza contare il suo
incarico di presidenza della Fondazione Ente Spettacolo. Una
sfida, quella dell’apertura del Giubileo, che per il Monsignore è stata
vinta.
«Un momento di piena sintonia con lo spirito della
riforma dei mezzi di comunicazione vaticani chiesto da Papa Francesco»
ha dichiarato Viganò, che poi ha aggiunto «una produzione straordinaria
che è riuscita a mettere il Centro Televisivo Vaticano e la Radio
Vaticana assieme ad una serie di partner tecnologici di eccellenza come
Sony, Eutelsat, Globecast e DBW Communication, coinvolgendo circa 100
persone impiegate complessivamente nel TV compound allestito in Piazza
del Santo Uffizio».


Non solo la celebrazione
mattutina. La sera, infatti, la Basilica di San Pietro si è
fatta tela di di luci e colori
per uno spettacolo ha
affascinato più di centomila spettatori presenti. Protagonisti di Fiat
Lux: illuminanting our common home”
sono stati i più
celebri scatti naturalistici di Sebastiano Salgado, Steve McCurry, Joel
Sartore e tanti altri fotografi di fama mondiale. Le proiezioni
accompagnate da un sottofondo di suoni naturali hanno suggerito i temi
ambientali affrontati da Papa Francesco nella sua ultima enciclica
Laudato Si’. Un’iniziativa che nonostante le critiche avanzate da
fazioni di cattolici conservatori è stata ben accolta dai pellegrini
rientrando di diritto tra gli eventi più originali di questo
Giubileo.


Nella sua omelia di inaugurazione dell’anno
straordinario della Misericordia, Papa Francesco ha auspicato
un’apertura al mondo simile a quella che cinquant’anni fa
misero in atto i Padri conciliari
. E ha aggiunto: «In primo
luogo, il Concilio è stato un incontro. Un vero incontro tra la Chiesa e
gli uomini del nostro tempo». Tra le vie per aprirsi al mondo il
Concilio ha tracciato il sentiero della comunicazione diventata parte
integrante del pontificato di Bergoglio. Verità, Bontà e
Bellezza
sono per Francesco la triade di valori che la Chiesa
moderna deve saper comunicare al mondo attraverso professionisti, mezzi e
linguaggi moderni. Il Giubileo della Misericordia parte anche da qui,
celebrando bellezza e autenticità di immagini. Chiamateli pure dettagli
ma contano.

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