#RespiroNeiParchi: la Giornata europea dei Parchi 2021 all’insegna della biodiversità

A 112 anni dalla nascita del primo parco nazionale d'Europa, si celebra quest'anno un'edizione particolare della Giornata europea nei Parchi. Focus centrale sulla biodiversità e le pratiche funzionali allo sviluppo sostenibile

Il 24 maggio 2021 è la Giornata europea dei Parchi, un evento che porta in questa edizione un hastag particolare: #RespiroNeiParchi.
Una missione più che un semplice slogan, scelto da Federparchi (Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali), per sensibilizzare sulla tutela della biodiversità e degli habitat che garantiscono un importante contributo, sia per il contrasto e per l’adattamento ai mutamenti climatici, che per buone pratiche di sviluppo sostenibile.

L’evento ricorda la data di istituzione in Svezia del primo parco nazionale d’Europa, Parco Nazionale Abisko, il 24 maggio del 1909.
In Italia i primi parchi nazionali furono istituiti nel 1922 con il Gran Paradiso e il Parco d’Abruzzo.

 

Parco Nazionale Abisko (Svezia)

 

La situazione italiana

In Italia il sistema delle aree naturali protette è composto da 24 Parchi nazionali, suddivisi in 133 Parchi Regionali, 147 Riserve Naturali statali, 30 Aree Marine Protette, oltre 360 Riserve regionali; c’è da contare, inoltre, una vasta rete di siti protetti, la maggior parte dei quali rientrano tutti nella Rete Natura2000. Si tratta del principale strumento di politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Uno strumento di  rete ecologica diffuso su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o dichiarati rari a livello comunitario).
L’Italia è ricca di boschi e foreste che costituiscono un patrimonio naturalistico inestimabile. Nella penisola vi sono 820mila ettari di boschi e foreste che nei parchi italiani svolgono funzioni ecosistemiche fondamentali, fra queste l’assorbimento di 145 milioni di tonnellate di CO2 eq/anno, un dato essenziale per la salute e il benessere della popolazione, soprattutto nella lotta all’inquinamento dell’aria.

C’è da sottolineare che l’Italia ha fatto grandi passi avanti nella tutela dei suoi spazi verdi. Si conta, infatti, che negli ultimi 10 anni, sono stati attivati 1700 progetti di ricerca e che ogni anno si svolgono, in media, 45 operazioni di reintroduzione e ripopolamento di specie a rischio.
Fonti: (AdnKronos, Rete Natura 2000, Federparchi)-

 

 Il Parco Nazionale del Pollino, a cavallo tra la Basilicata e la Calabria, il più grande in Italia

Edizione 2021: il tema del respiro

«Quest’anno, come Federparchi, abbiamo deciso di titolare la Giornata Europea dei Parchi al tema del respiro, che vuol dire ricordare il legame stretto tra la natura e la salute». Sono parole di Giampiero Sammuri, presidente della Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve NaturaliSi tratta di un’associazione di categoria, nata l’11 maggio del 1989 come Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Regionali, per poi assumere la denominazione attuale nel 1998, che riunisce e rappresenta gli Enti gestori delle aree protette naturali italiane.
Sammuri è intervenuto ieri nell’iniziativa del Parco dell’Alta Murgia, nel corso della quale è stata presentata l’emissione di cinque francobolli dedicati al territorio. Una cerimonia che lo Stato italiano utilizza per tutelare o commemorare patrimoni artistici e tesori naturali, come in questo caso il Parco dell’Alta Murgia.

Una strada chiara intrapresa dall’Italia, quella dell’adesione al piano di rilancio, New Green Deal, promosso dall’Unione europea; una vera e propria tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia dell’UE.  Con quali obiettivi? Eccoli: nel 2050 arrivare a non generare più emissioni nette di gas a effetto serra; arrivare ad una crescita economica dissociata dall’uso delle risorse; non trascurare nessuna persona e nessun luogo. 

Come?

L’Unione europea punta a realizzare i “goal” attraverso la scelta di trasformare le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità per tutti i settori politici, improntando una comunicazione e soprattutto azioni sulla base di equità e inclusione per tutti. Nello specifico:

  • investire in tecnologie rispettose dell’ambiente.
  • sostenere l’industria nell’innovazione.
  • introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite, più economiche e più sane.
  • decarbonizzare il settore energetico.
  • garantire una maggiore efficienza energetica degli edifici.
  • collaborare con i partner internazionali per migliorare gli standard ambientali mondiali.

 
Fonti: (Federparchi, Ec Europa.eu)

 

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