Secondo le stime del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione
(Unfpa), 13.5 milioni di ragazze ogni anno nel mondo sono
costrette a sposarsi prima dei 18 anni con uomini molto più vecchi di
loro: 37 mila bambine ogni giorno alle quali, di fatto, viene
negata l’infanzia. Isolate, tagliate fuori da famiglia e
amicizie e da qualsiasi altra forma di sostegno, perdono la libertà e
sono sottoposte a violenze e abusi. Molte di loro rimangono incinte
immediatamente o poco dopo il matrimonio, quando sono ancora delle
bambine.
È la denuncia di Amnesty
International, che per combattere i matrimoni precoci e forzati
ha lanciato la campagna “Mai
più spose bambine“. Ne abbiamo parlato con Antonio
Marchesi, presidente della sezione italiana di Amnesty
International e con il prof. Bultrini, docente di
Diritto Internazionale presso l’Università di Firenze e
specialista in diritti umanitari.