04 Set 2023

“The Killer”: quando l’obiettivo diventa il proprio Io

David Fincher, regista di Se7en e Fight Club, sbarca a Venezia con un thriller ispirato all'omonima graphic novel francese scritta da Alexis Matz Nolent.

Non ti fidare, attieniti al piano, niente empatia”. È ciò che si ripete continuamente il protagonista di questo film, un assassino estremamente preciso e senza scrupoli, interpretato meticolosamente da Michael Fassbender. 

È un thriller ricco di azione diviso in 6 episodi che segue quella che è la figura del perfetto assassino, colui che non lascia tracce sulle scene del crimine, sempre attento ad ogni dettaglio e che non lascia spazio a tutto ciò che richiede un coinvolgimento emotivo, perché si sa, l’empatia rende deboli, quindi vulnerabili

Il personaggio interpretato da Fassbender è definitivamente il Killer perfetto, ma l’essere umano è davvero capace di mettere da parte i propri sentimenti? È in grado di adempiere ai propri compiti sempre alla perfezione, non lasciando spazio al minimo errore? Eppure, errare è umano.

Il film di Fincher si presenta con una cura meticolosa riservata ai dettagli, con scene di violenza senza filtri, intervallate, però, da battute umoristiche, utilizzate per smorzare la tensione e rendere il ritmo della narrazione più vivace per mantenere l’attenzione del pubblico. Interessante, inoltre, è la figura femminile interpretata glacialmente da Tilda Swinton, la quale si mostra essere una donna risoluta e consapevole del proprio destino, a cui va incontro con estrema professionalità.

The Killer rappresenta il mio personale tentativo di conciliare la visione che ho da anni delle storie cinematografiche con la maniera di raccontarle”; sono le parole del regista di The Killer, una produzione Netflix che uscirà sulla piattaforma dal 10 Novembre.

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