Università: il costo degli alloggi scoraggia le iscrizioni

Diminuiscono gli studenti negli atenei italiani, anche per motivi finanziari. A Milano una stanza costa più di quello che si guadagna con uno stage

In seguito alla pandemia e alla crisi, l’aumento del costo della vita ha colpito anche gli studenti italiani. Le iscrizioni alle università sono infatti diminuite del 3% nell’anno 2021/2022, registrando un primo segnale di calo negli ultimi cinque anni. A rischio troviamo soprattutto gli atenei al Sud Italia.

A diminuire è anche il numero degli studenti fuori sede, 100 mila in meno rispetto al 2018. Oggi infatti, gli studenti e le loro famiglie sono costretti ad affrontare gli spropositati aumenti dei prezzi sugli affitti, sulle bollette e sui trasporti, per non parlare poi del calo delle borse di studio e della scarsità di alloggi universitari. L’insotenibilità di queste enormi spese hanno costretto molti giovani a rinunciare al loro percorso di studi, e magari a vedersi il proprio sogno infrangersi.

Secondo i dati aggiornati ad agosto 2022 dalla business unit Immobiliare.it Insights, specializzata in ricerche di mercato, il prezzo medio di una stanza singola è di 439 euro, con un incremento dell’11% rispetto allo scorso anno. A Milano il prezzo ponderato per camera è di 620 euro, in aumento del 20,1% rispetto al 2021. A Roma invece, il prezzo ponderato per camera è di 465 euro, con un incremento del 9,3% rispetto all’anno precedente. Ma anche la situazione a Bologna, Firenze e Padova non è delle migliori. Nei vari gruppi Facebook dedicati alla ricerca di alloggi per studenti, le persone si affannano a trovare soluzioni più economiche. Questo però spesso significa vivere in una casa mediocre di pochi metri quadrati, da condividere con una o più persone, e lontana dalle strutture universitarie.

Questa situzione di emengenza richiede alle istituzioni di investire immediatamente in alloggi per studenti. «La scuola e l’università torneranno centrali nell’azione di governo perché rappresentano una risorsa strategica fondamentale per l’Italia, per il suo futuro e per i suoi giovani». Così ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso di insediamento in Parlamento, citando il 14esimo punto del programma elettorale del centrodestra che prevede «nuove realizzazioni di edilizia scolastica e residenze universitarie».  In tal caso, potranno dare un contributo i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

L’esecutivo di Mario Draghi ha previsto un investimento di 950 milioni di euro per la ristrutturazione e la costruzione di nuove residenze per studenti d’ateneo. Si prevede quindi,  da qui al 2026, l’arrivo di 100mila posti alloggio in più.

 

 

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