Il film di Liliana Cavani, presentato fuori concorso, narra la storia di un affiatato gruppo di amici di lunga data. Ogni anno, si riuniscono in una villa sul mare per celebrare il compleanno di uno di loro. Tuttavia, durante uno di questi incontri festosi, ricevono una notizia scioccante: il mondo, così com’è conosciuto, è minacciato da una possibile apocalisse che potrebbe abbattersi su di loro entro poche ore.
All’interno di quel gruppo di amici, interpretati da attori come Alessandro Gassmann, Claudia Gerini ed Edoardo Leo, la notizia della fine del mondo imminente genera confessioni inattese e riflessioni sul significato e sul ruolo dell’amore; Il tempo che li separa da questo cataclisma, inoltre, sembra scorrere in modo strano, a volte velocemente e altre volte in maniera interminabile.
L’autrice dichiara liberamente poi che la pellicola è ispirata all’omonimo libro del fisico e saggista Carlo Rovelli, e da qui ne trae spunto per affrontare tematiche scientifiche, come il Tempo e un’imminente apocalisse, ma in un modo totalmente inaspettato, quasi con superficialità, anche da alcuni dei protagonisti che rivestono dei ruoli da “scienziati”. Ma è proprio il Tempo il vero protagonista di questo film, attorno cui si muoveranno i personaggi. “Un film sulla paura del tempo futuro, sull’oblio del tempo passato, il Tempo che convive con noi”, spiega la regista.
Oramai il pubblico è abituato alla presentazione di temi come il Tempo e l’Apocalisse totalmente diversa (vedi Don’t look up), ma questo film lancia una sfida molto chiara ai suoi spettatori: sfruttare nel migliore dei modi il tempo – dargli ordine – che si ha a disposizione e confrontarsi con i propri cari sempre “in nome della sincerità”, sia sull’incertezza del futuro che sul passato lasciato alle spalle.
Forse un unico appunto alla scelta della tipologia dei personaggi troppo Radical Chic. Interessante, invece, il dialogo fra Teologia e Fisica quantistica che viene fuori da una suora, brillantemente interpretata da Angela Molina, la quale probabilmente si avvicina ai pensieri della regista, se non altro per la maturità della sua vita.