Venezia. “Amanda”, il film che racconta la vita dopo un evento sconvolgente

Protagonista del film di Mikhael Hers una bambina che perde la madre in un attentato, e il giovane zio, che si trova ad occuparsene

Amanda, la protagonista dell’omonimo film, è una spensierata ma timida bimba di sette anni. La sua vita procede con normalità tra gli affetti della mamma e del giovane zio David, ma la quotidianità verrà presto scossa da un fatto terribile, che cambierà drasticamente il corso degli eventi.

In questi ultimi anni la Francia, e Parigi in particolare, sono stati scossi da numerosi attentati: “Amanda” si propone di raccontare gli effetti che si ripercuotono sulla vita delle vittime e dei loro cari attraverso gli occhi di una bimba di sette anni e di uno zio troppo giovane per affrontare una paternità quasi imposta.
 
La semplicità dei dialoghi tra Amanda e David aiuta a entrare nella sofferenza delle persone, nel loro dramma quotidiano dopo la scomparsa dei cari.
“Elvis has just left the building”, frase che apre e chiude il film, si rivela essere la strada più semplice da percorrere, di fronte a una vita ormai sconvolta negli affetti, ma il regista decide di lasciare ai due protagonisti la speranza: l’amore di David  trovato, perso e lentamente riconquistato, con Lena (anch’essa presente durante l’attentato e profondamente segnata dall’evento), e la rinascita di una famiglia ritrovata.

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Regia: Mikhaël Hers

Interpreti: Vincent Lacoste, Isaure Multrier, Stacy Martin, Ophélia Kolb, Marianne Basler, Jonathan Cohen, Greta Scacchi

Sceneggiatura: Mikhaël Hers, Maud Ameline

Fotografia: Sébastien Buchmann

Montaggio: Marion Monnier

Musica: Anton Sanko

Paese: Francia
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