Il giorno tanto atteso si avvicina sempre di più, oggi si apre ufficialmente la settimana che porterà alla tanto attesa finale della dodicesima edizione di X Factor. Giovedì 13 dicembre presso il Mediolanum Forum di Milano sarà il giorno della verità. In mezzo a tanta tensione e incertezza, saranno illustri gli ospiti della serata. Sul grande palco del Forum di Milano si esibiranno i Muse, Marco Mengoni (vincitore della terza edizione di X Factor n.d.r), Tommaso Paradiso e Ghali; star nazionali e internazionali che daranno ulteriore carica e adrenalina ai magnifici quattro di questa edizione. Andiamo a scoprire da vicino chi sono.
Intraprendente, enigmatico, visionario, ma soprattutto un paroliere. Questi sono stati i lati con cui Marco Anastasio ha conquistato giudici e spettatori. Puntata dopo puntata è riuscito ad alzare sempre di più l’intensità, con cover reinterpretate attraverso una padronanza incredibilmente naturale. Le doti di Anastasio sono molteplici, spaziano da una grande gestione ritmica a una profonda competenza narrativa, capace di fargli acquisire una grande presenza scenica. Unico punto debole? Non ha una voce che gli permette chissà quale tonalità, ma lui lo sa, ignora tutto e va avanti spedito tra sequenze di rime e testi sempre più emozionanti. Sarà dura da giovedì prossimo non avere più la “classica dose di Anastasio”. Fa parte della squadra degli under uomini di Mara Maionchi. Il suo inedito è “La fine del mondo”.
Sicuramente tra i concorrenti più interessanti di questa edizione. La band proveniente dall’Iran è la sorpresa di questa edizione, capace di conquistare sin dall’inizio i giudici, attraverso melodie ipnotiche, sensuali e incredibilmente creative. Formata da tre giovani ragazzi iraniani, due uomini e una donna, Saeed, Pejman e Leila, corrono diretti alla finale con un solo obiettivo, vincere stupendo ancora. Le qualità del gruppo sono molteplici; spaziano dalla capacità di trovare sempre suoni stimolanti e ipnotici alla gestione saggia e creativa di una vocalità suggestiva, espressa dalla frontwoman Leila e i coristi musicisti Saeed e Pejman. Unico punto debole? Non hanno mai espresso pezzi realmente movimentati e travolgenti, ma melodie lente e molto sperimentali. Può essere un rischio serio per la finale e per il loro futuro discografico. Rischio che i Bowland vogliono correre senza più voltarsi indietro. Fa parte della squadra delle band di Ludovico Guenzi. Il loro inedito è “Don’t stop me”.
Un terremoto incontenibile. Sin dalla sua prima performance alle audizioni, tutti abbiamo capito che potesse essere una chiara pretendente al titolo finale. Vocalità forte, prorompente, capace di essere abbinata alla superlativa e sorprendente capacità di rappare anche strofe sacre di maestri del genere come Eminem. Tutto rosa e fiori il suo cammino, penserete, ma invece non è stato così. I suoi live non sono stati mai all’altezza del suo talento e per ben due volte consecutive ha rischiato l’eliminazione ai ballottaggi di fine puntata. Neanche l’inedito “Like the rain” aveva convinto, risultando molto lontano dalle sue inclinazioni e qualità. Ma è proprio nei momenti più difficili che un’artista riesce a tirare fuori le sue risorse più nascoste e vincenti. In accordo con Fedez sceglie due cover in cui il rap è il genere principale. Risultato? Due standing ovation, tanti complimenti e il pass diretto per la finale di Milano, questa volta senza ballottaggi o ansie. Tallone d’Achille? Il suo percorso non è stato ben inquadrato dal suo giudice di riferimento Fedez, riusciranno entrambi a voltare pagina e con il nuovo assetto raggiungere il titolo? Fa parte della squadra degli over di Fedez. Il suo inedito è “Like the rain”.
16 anni. Basterebbe solo scrivere questo e chiudere l’articolo, ma come spesso ha detto il suo giudice Manuel Agnelli, Luna deve graffiare come una tigre e non pensare alla sua età anagrafica, perché il suo talento mostra una maturità e una sfrontatezza che fa invidia anche a più grandi. Luna ha dovuto subito tirare fuori gli artigli, metterli da parte quei 16 anni, perché le eliminazioni sono state più che un possibile scenario. Ha rischiato ben due volte, passando entrambi i ballottaggi in cui era stata chiamata a difendersi come una tigre in trappola. Proprio un ballottaggio ha portato Luna a Milano e lo sfidante non era affatto l’ultimo degli arrivati. Leonardo Gassman, figlio di Alessandro Gassman e nipote di Vittorio Gassman, un predestinato dalla voce potente e da una teatrale mimica facciale, buon sangue non mente. Superato anche un personaggio così scomodo come Gassman, Luna non vuole porsi limiti, grazie a un talento che le permette di spaziare da un fluido rapper italiano e internazionale e una voce imponente. Tallone d’Achille? L’inedito “Los Angeles” ha convinto poco, risultando spesso criticato dai fan del programma, inoltre nonostante abbia dimostrato di non sentire il peso dei 16 anni, i suoi sfidanti sono molto più grandi di lei, potrebbe accusare un pizzico di tensione in più, tuttavia non ha nulla da temere rispetto agli altri concorrenti, perché la tensione sarà martellante per tutti. Fa parte della squadra delle under donne di Manuel Agnelli. Il suo inedito è “Los Angeles“.